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Cronaca venerdì 07 giugno 2013 ore 18:25

Stazione ecologica, il M5S “interroga” il sindaco di Lari



Dopo il faccia a faccia fra cittadini di Perignano e amministratori comunali, anche i grillini muovono le loro domande Lari – Dopo l’accesa riunione pubblica di mercoledì 5 giugno a Perignano sulla realizzazione della stazione ecologica e la rabbia dei cittadini contrari, al sindaco Terreni Il Movimento 5 Stelle irrompe nel dibattito politico, senza per altro prendere posizioni, né per la realizzazione della struttura, né tanto meno per i cittadini. Anzi i grillini accusano i cittadini di essere vittime della solita posizione, che da sempre contraddistingue queste situazioni, ovvero tutti sono favorevoli alla piattaforma purché la si realizzi lontano dalla propria casa. Una posizione che anche se i sostenitori del M5S non lo dicono apertamente dimostra un'immaturità della popolazione di fronte a queste decisioni. Verso il sindaco la posizione non è più morbida. Oltre a porre una serie di domande ribadiscono che il comportamento dei cittadini potrebbe essere diverso se si fosse scelto un percorso di democrazia partecipata da parte del Comune, che avrebbe dovuto trovare una corrispondenza in un maggiore interesse della popolazione per la cosa pubblica. Per il sindaco Terreni i grillini hanno elaborato una serie di domande che puntano a capire il perché della scelta di collocare l'impianto di raccolta dei rifiuti proprio in quella posizione e il metodo con cui l'amministrazione è arrivata alla convezione con Geofor. I grillini attaccano subito chiedendo “Perché non si è pensato ad alternative progettuali e di localizzazione?” e ancora “Perché è stato scelto di fare una convenzione di 99 anni quando la legge stabilisce che ne bastavano anche solo 15?”. Poi gli esponenti del M5S attraverso la loro domanda non sembrano essere convinti neppure dell'utilità dell'accordo tra Geofor e il Comune: “Perché si sono accettate delle penali fortemente penalizzanti per il Comune?”. Inoltre i grillini chiedono anche conto del perché il progetto che risale al 2008 ad oggi non sia stato ammodernato: “Perché dopo le modifiche apportate al codice ambientale dal decreto del 2010, il vecchio progetto del 2008 non è stato verificato ed eventualmente aggiornato in base alle migliori tecniche disponibili?” Una serie di quesiti con i quali il Movimento insinua quanto meno tante carenze nella gestione di questa operazione e inoltre spiega: “Noi siamo andati all’incontro come sempre preparati sulle tematiche e consapevoli della durezza dello scontro che avremmo trovato. Inconsapevoli e quasi increduli ci sono invece sembrati gli amministratori, che non si aspettavano lo sfogo di tanta rabbia”. Ora bisognerà capire se il sindaco Terreni intende rispondere a queste domande e raccogliere la sfida della provocazione, magari nel prossimo incontro pubblico, fissato per il 16 giugno sulla fusione fra Lari e Casciana Terme.

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