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Attualità giovedì 17 agosto 2023 ore 15:15
Massimiliano, il butese a caccia di satelliti
La passione per lo spazio condivisa col padre e la costruzione manuale di antenne: Caturegli naviga nell'universo comodamente da casa sua a Cascine
BUTI — Suo padre, Franco, era soprannominato "lo scultore del Serra", per via dei bassorilievi che, tra anni Settanta e Ottanta, aveva realizzato sulle pareti rocciose. Opere che, non a caso, raffiguravano la conquista dello spazio da parte dell'uomo. Una passione e un'ambizione verso le stelle che Massimiliano Caturegli ha ereditato in tutto e per tutto, diventando un vero e proprio cacciatore di satelliti.
Radioamatore di Cascine di Buti, classe 1970, Caturegli si è appassionato sin da adolescente alle telecomunicazioni spaziali, ai fenomeni atmosferici e al comportamento delle onde radio, realizzando manualmente nuovi sistemi e tecniche di ricezione.
Una passione sfrenata che lo ha portato a essere un vero e proprio pioniere nel settore: a seguito dell'arrivo sul mercato delle prime stampanti 3D, ha infatti iniziato a progettare e costruire, in collaborazione con altri appassionati e ingegneri sparsi in tutto il mondo, sistemi di ricezione dedicati a frequenze che, prima di allora, necessitavano di costose apparecchiature che soltanto grandi università o imprese potevano permettersi.
E il tutto è davvero una passione, perché Caturegli non ne guadagna alcunché. "Ogni tanto il mio nome appare negli articoli delle riviste di settore, dedicate alla radioelettronica, persino in Australia e nel resto del mondo - ha commentato - mi fa enormemente piacere, poiché tutti i miei tutorial e articoli non sono monetizzati, cioè non percepisco un centesimo, ma sono invece finalizzati alla divulgazione delle tecniche di ricezione e costruzione amatoriale di antenne ed altri sistemi elettronici".
Su YouTube, infatti, ci sono molti suoi video dove insegna come muoversi tra cavi e antenne, con l'obiettivo di coinvolgere anche i più giovani. Come nel 2019, quando con il Gruppo scout di Firenze tenne una giornata di didattica, con esperimenti dedicati ai ragazzi e un collegamento diretto via radio con la Stazione Spaziale ISS, sulla quale a bordo vi era il comandante Luca Parmitano. "Credo - ha detto - che sarebbe molto interessante per gli istituti tecnici della Valdera poter far sperimentare agli studenti sistemi del genere".
Per essere soltanto un interesse, l'osservazione dello spazio e dei satelliti gli ha riservato anche grandi soddisfazioni. Oltre a stamparsi in tre dimensioni i rotori satellitari che gli consentono di avere, direttamente a casa sua, immagini incredibili dell'universo, Caturegli ha addirittura corretto il Centro di controllo della missione russa Roskosmos.
"Dopo il lancio del satellite meteorologico RussoMeteor a Giugno scorso, ho intuito che qualcosa non andava nella trasmissione delle immagini a terra - ha raccontato -così ho comunicato il problema a ingegneri molto vicini ai gestori di quel satellite che, probabilmente vi era stata una avaria. Dopo poche ore, dal Centro spaziale, mi hanno confermato che era proprio così".
"Oggi mi costruisco anche sistemi di ricezione e tracciamento delle radiosonde ionosferiche che vengono lanciate da molti siti italiani ed europei per l’analisi in quota delle correnti - ha concluso - da Buti ricevo sonde lanciate da tutto il nord Italia, da Pratica di Mare nonché quelle della Corsica, da Ajaccio, con enorme divertimento".
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