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Cronaca mercoledì 22 maggio 2013 ore 17:05
Calano di oltre un terzo i turisti nel primo trimestre dell'anno
A dirlo è Confcommercio provinciale sulla base dei numeri elaborati da Banca D'Italia
Provincia di Pisa - Non sono positivi i dati pubblicati da Banca D'Italia in merito al turismo straniero a Pisa e provincia. Mancano all'appello 26.000 turisti stranieri pari ad un calo del 36% rispetto al periodo gennaio/febbraio del 2012. In calo anche i pernottamenti, ridotti di 24.000 unità, pari ad una contrazione percentuale del 9%. Non va meglio il dato sulla spesa degli stranieri: dai 20 milioni di euro spesi nel gennaio/febbraio 2012 si è passati ai 13 milioni di quest'anno, con una perdita di 7 milioni di euro rispetto a 12 mesi fa e un calo percentuale del 35%, dati che interessano pesantemente anche la Valdera. Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio dice: “Che la provinca di Pisa non stia vivendo il suo miglior momento è un dato certo, basta parlare con gli imprenditori turistici per capirne fino in fondo le difficoltà. Si tratta dei primi mesi del 2013, ci auguriamo che nel proseguo della stagione possa avviarsi su prospettive e binari migliori. Il nostro impegno per invertire questa tendenza è confermato dalla creazione di “Vivere Pisa”, il tavolo sul turismo appena nato, che raccoglie tutte le categorie di tutta la provincia, proprio con l'obiettivo di far crescere sistematicamente l'intero settore”. La sitauzione è preoccupante anche per Francesco Voltini, direttore di ConfAlberghi Confcommercio: “Confermiamo nostro malgrado questi dati, aggravati da un ulteriore fattore di incertezza dovuto soprattutto all'abitudine dei turisti di prenotare sempre più “sotto data”. Posso dire con sicurezza che, se quest'anno riusciremo a confermare l'andamento del 2012 potremmo considerarci già soddisfatti”. Per Maurizio Nardi, presidente Vivere Pisa la cuasa di tutto questo non può che essere la crisi. “Questo calo, - dice Nardi - è dovuto in gran parte al turismo europeo. La crisi coinvolge l'Europa è questo fatto ha riflessi sull'andamento del turismo in Italia. E' anche vero, che a livello locale è necessario modificare l'offerta turistica e adeguarla alle diverse richieste e aspettative dei turisti stranieri”.
Provincia di Pisa - Non sono positivi i dati pubblicati da Banca D'Italia in merito al turismo straniero a Pisa e provincia. Mancano all'appello 26.000 turisti stranieri pari ad un calo del 36% rispetto al periodo gennaio/febbraio del 2012. In calo anche i pernottamenti, ridotti di 24.000 unità, pari ad una contrazione percentuale del 9%. Non va meglio il dato sulla spesa degli stranieri: dai 20 milioni di euro spesi nel gennaio/febbraio 2012 si è passati ai 13 milioni di quest'anno, con una perdita di 7 milioni di euro rispetto a 12 mesi fa e un calo percentuale del 35%, dati che interessano pesantemente anche la Valdera. Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio dice: “Che la provinca di Pisa non stia vivendo il suo miglior momento è un dato certo, basta parlare con gli imprenditori turistici per capirne fino in fondo le difficoltà. Si tratta dei primi mesi del 2013, ci auguriamo che nel proseguo della stagione possa avviarsi su prospettive e binari migliori. Il nostro impegno per invertire questa tendenza è confermato dalla creazione di “Vivere Pisa”, il tavolo sul turismo appena nato, che raccoglie tutte le categorie di tutta la provincia, proprio con l'obiettivo di far crescere sistematicamente l'intero settore”. La sitauzione è preoccupante anche per Francesco Voltini, direttore di ConfAlberghi Confcommercio: “Confermiamo nostro malgrado questi dati, aggravati da un ulteriore fattore di incertezza dovuto soprattutto all'abitudine dei turisti di prenotare sempre più “sotto data”. Posso dire con sicurezza che, se quest'anno riusciremo a confermare l'andamento del 2012 potremmo considerarci già soddisfatti”. Per Maurizio Nardi, presidente Vivere Pisa la cuasa di tutto questo non può che essere la crisi. “Questo calo, - dice Nardi - è dovuto in gran parte al turismo europeo. La crisi coinvolge l'Europa è questo fatto ha riflessi sull'andamento del turismo in Italia. E' anche vero, che a livello locale è necessario modificare l'offerta turistica e adeguarla alle diverse richieste e aspettative dei turisti stranieri”.
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