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Attualità venerdì 03 febbraio 2017 ore 13:00

L'acqua buona scorre al nido e alla materna

E' iniziato il progetto rivolte alle scuole di Santo Pietro Belvedere. Obiettivo: avvicinare i cittadini al consumo domestico dell’acqua di rete



CAPANNOLI  — Dopo l’avvio alla Scuola dell'Infanzia del capoluogo e alla Primaria di Santo Pietro Belvedere, adesso è la volta dell’Asilo Nido Comunale e dell’Asilo sacro Suore di santo Pietro Belvedere, la scuola parificata: il Comune di Capannoli aderisce ad Acqua Buona, un progetto portato avanti da Acque Spa rivolto al mondo della scuola e che punta sul massimo coinvolgimento degli insegnanti e delle famiglie, oltre che dei ragazzi.

Dopo l’installazione del fontanello in piazza Pertini nel 2014, è iniziato il progetto rivolte alle scuole con un duplice obiettivo: avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete con conseguente risparmio economico e contribuire alla riduzione di rifiuti.

“A partire dalla prossima settimana Acqua Buona sarà estesa anche al nido comunale e alla scuola materna di Santo Pietro Belvedere; si chiude un percorso, iniziato da tempo con l’introduzione del consumo di acqua di rubinetto per la refezione all’interno di tutte le scuole del Comune - commenta la sindaca Arianna Cecchini - per un totale di quasi 400 bambini”.

Ipotizzando un consumo di 1,5 litri di acqua ogni tre ragazzi, in un anno scolastico di Acqua Buona, i bambini di Capannoli e Santo Pietro Belvedere nuovamente coinvolti nel progetto faranno risparmiare alla collettività quasi 8mila bottiglie di plastica, la cui sola produzione richiederebbe circa centinaia di quintali di plastica e l’emissione equivalente di tonnellate di anidride carbonica (CO2).

Anche il risparmio economico, rispetto all'ipotetico utilizzo di acqua minerale, non è sicuramente indifferente. L'acqua distribuita nel territorio comunale di Capannoli proviene dalla centrale idrica La Rosa, situata nel Comune di Terricciola, che si approvvigiona prevalentemente dalla falda alluvionale del fiume Era attraverso alcuni pozzi, profondi tra i trenta e i cinquanta metri, situati nei pressi della centrale.

Un ulteriore apporto alla centrale è rappresentato dall’acqua proveniente dal sub-alveo del fiume Sterza, prelevata tramite i pozzi Tompano e Venelle. Entrambe le falde sono protette da consistenti strati di argilla, che separano dalla superficie lo strato di ghiaia e sabbia in cui scorre l'acqua, assicurando così un'ottima protezione da episodi di inquinamento.

Ne deriva un’ acqua del sottosuolo ottima dal punto di vista microbiologico.


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