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Cultura mercoledì 20 novembre 2013 ore 17:30

Da Pontedera al Senegal, pc rimessi a nuovo per gli ospedali

Gli informatici del Liced hanno recuperato computer dismessi che verranno spediti negli ambulatori di Touba.



PONTEDERA — Assistenza in Senegal, diagnosi e confronto a Pontedera. Non è fantascienza ma una sinergia a distanza possibile grazie al web, alla tecnologia e ai progetti di Liced, il laboratorio internazionale per cooperazione e diritti che ha sede di fianco al Museo Piaggio. Proprio in questi locali, gli Informatici Senza Frontiere hanno infatti recuperato vecchi computer dismessi che verranno consegnati agli ambulatori di Touba, una delle città più popolose del Senegal, per poter gestire al meglio l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno le donne incinte. Di questo progetto ne ha parlato il vicesindaco Massimiliano Sonetti che stamattina, mercoledì 20 novembre, ha accolto a Palazzo Stefanelli l’ambasciatrice di un’importante associazione senegalese che lotta per l’emancipazione femminile puntando sulla formazione e l’educazione, soprattutto in ambito sanitario. “A Touba – ha raccontato la presidentessa dell’associazione – ci sono 24 ambulatori e un solo ospedale per 2 milioni di persone. La sanità è privata e le donne incinte che abitano in periferia non fanno visite di controllo se non poco prima della fine della gravidanza, perché non conoscono i rischi oppure non hanno soldi per pagarsi il letto in ospedale”. Dopo l’ambulanza e i sette macchinari per le ecografie, a migliorare l’equipaggiamento di queste case assistenziali arriveranno quindi anche i computer che dovranno permettere di creare una sorta di rete informatica per gestire visite, prenotazioni, assistenza ma anche per essere sempre in contatto con gli ospedali toscani, in particolare quelli delle Asl 5 e 6, che dovranno seguire e aiutare i medici senegalesi.


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