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Cronaca martedì 25 febbraio 2014 ore 16:06
Ecco l'elenco dei lavori urgenti sui corsi d'acqua in Valdera
Pieroni, il presidente della provincia, stanzia un milione e 300mila euro per il post alluvione, ma le risorse sono poche
VALDERA — La provincia di Pisa investirà un milione e 300mila euro per intervenire sui danni causati dalle alluvioni ed esondazioni del gennaio scorso. Si tratta di interventi in alcuni casi già cominciati. Ma per Andrea Pieroni, il presidente della Provincia le risorse sono poche. Ecco l'elenco degli interventi in gran parte dislocati sulla Valdera. I lavori varati in regime di somma urgenza, saranno realizzati parte in gestione diretta, parte avvalendosi dell’opera del Consorzio di Bonifica.
Al Consorzio di Bonifica Valdera, è stato affidato il ripristino degli argini del fiume Era a Ponsacco per oltre 251mila euro è stata fatta una ricostruzione strutturale ai quali se ne aggiungono oltre 116mila per i lavori di completamento. Affidato al Consorzio anche il ripristino degli argini del Rio Orlo a Corazzano a San Miniato per oltre 13mila euro e quello delle opere di difesa idraulica lungo il torrente Egola all’altezza di Fornacino sempre a San Miniato per 41.318 euro.
Dalla provincia invece 190mila euro saranno spesi per il ripristino dell'arginatura a La Bianca nel comune di Peccioli, 220mila per quello della cassa d’espansione di Selvatelle tra Peccioli e Terricciola, 120mila l'arginatura erosa della traversa idraulica di Peccioli. Saranno riprofilate le sponde e ricostruire le golene del fiume Tora, a Colliromboli a Collesalvetti, costerà 150mila euro e 120mila ne costerà ripristinare gli arginali del canale Scolmatore d’Arno sempre a Collesalvetti e Cascina. Da sole, le arginature di sponde e cateratte nei territori di San Miniato e Montopoli costeranno 110mila euro.
“Siamo ancora una volta a risanare le ferite – ha commentato il presidente Pieroni - . Si deve invece, assumere la necessità politica di prevenire i danni, investendo sulla manutenzione del territorio, con risorse adeguate". Poi Pieroni ha continuanto e ha detto: “Le nostre risorse sono ormai esaurite: ne servono di straordinarie già solo per superare questa situazione, pena la paralisi dell’intera attività dell’amministrazione e, prima ancora, l’impossibilità di far fronte a agli stessi interventi d’emergenza. Inoltre, c’è una domanda che incombe: quando le Province non esisteranno più, chi si occuperà di queste materie? In questo ambito un vuoto di competenze non è possibile”.
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