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Lavoro lunedì 17 giugno 2013 ore 15:40

Fiom: “Ci battiamo per la democrazia”



In vista delle elezioni delle rsu Piaggio, i metalmeccanici della Cgil si riuniscono e chiedono l’appoggio dei lavoratori


Pontedera – Una scelta democratica nel rispetto delle volontà dei lavoratori. E’ questa la richiesta della Fiom, riunita questa mattina in assemblea di fronte allo stabilimento di via Rinaldo Piaggio e impegnata in una raccolta firme tra i lavoratori. Il tema dell’assemblea riguarda lo scontro tra le maggiori sigle sindacali in vista del rinnovo della rsu e delle elezioni dell’8, 9 e 10 luglio. Una polemica derivata dall’accordo interconfederale del 1993 che riguarda la ripartizione dei rappresentanti della Rsu negli organi sindacali Piaggio. La Fiom, non avendo firmato il contratto nazionale di categoria, è stata esclusa dalla ripartizione di un terzo dei seggi, cioè da quella parte di voti che garantisce in modo proporzionale i posti all’interno dell’organo di rappresentanza anche alle rsu più piccole e meno votate. “Siamo qui a parlare di democrazia – spiega Marcello Franchi, segretario provinciale Fiom – garantire una corrispondenza tra i voti espressi e la rappresentanza negli organi sindacali è un diritto dei lavoratori. Non è uno scherzo, si tratta di prendersi carico della vita di oltre 3mila persone”. Alla base dello scontro ci sarebbe infatti una presa di posizione di Fim e Uim, che si sono rivolti alla commissione elettorale chiedendo l’esclusione della Fiom dalla ripartizione di un terzo dei voti. “La causa della nostra esclusione sarebbe la mancata firma dell’ultimo contratto collettivo – dice Mauro Faticanti, rappresentante nazionale Fiom – ma questo è un controsenso. Se i sindacati fossero costretti a siglare ogni tipo di accordo pur di continuare a svolgere il proprio lavoro, questi non sarebbero più organi di rappresentanza, ma semplici burattini e schivi del sistema”. Da non sottovalutare è poi il ruolo della politica all’interno delle dinamiche sindacali. “L’indifferenza verso queste problematiche è allarmante – continua Faticanti – la libertà di voto è un diritto che esce dai confini aziendali e a cui anche la politica dovrebbe dare delle risposte”. Durante l’assemblea Fiom non mancano poi gli appelli rivolti agli organi dirigenziali della Piaggio. “Indipendentemente da come andranno queste elezioni, chiediamo di essere ascoltati – dichiara Massimo Cappellini, rappresentante Rsu dell’azienda pontederese – è da febbraio che non abbiamo la possibilità di confrontarci con i vertici aziendali. Chiediamo che si ristabilisca la normalità e che vengano rese note le decisioni prese dall’azienda in materia di condizioni di lavoro, di premi di produzione e di sicurezza. I problemi dei lavoratori sono la nostra priorità, la base da cui partono tutte le nostre decisioni e battaglie, questa come le altre sempre in nome della democrazia”.

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