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Spettacoli giovedì 17 luglio 2014 ore 10:22

Il digitale chiude i cinema all'aperto

Niente proiezioni a San Giuliano e Vecchiano. Le proiezioni estive solo a Pontedera, Tirrenia e Pisa



PONTEDERA — "Sono state scelte dolorose, aiutate dall'indifferenza dei Comuni". Cinema Arsenale di Pisa non ha confermato le rassegne estive di San Giuliano e Vecchiano.

Il cinema all'aperto quindi, resta a Pisa, Tirrenia e Pontedera, ma è stato necessario rinunciare alle altre arene, tagliando sulle occasioni di condivisione e accesso economico alla cultura. Come è successo in tutta la Toscana, dove le circa 50 arene all'aperto sono state notevolmente ridotte.

La causa principale, dalla quale derivano una serie di concause, è il fatto che dal 31 dicembre non c'è più la pellicola e, mandato in pensione il vecchio proiettore, c'è da acquistare tutto il necessario per la proiezione in digitale. Macchinari costosi, fra 50 e 70mila euro l'investimento richiesto, per circa il 50 per cento cofinanziati dalla Regione Toscana. "Ma non è solo il proiettore - spiegano dall'Arsenale -, perché tutto l'ambiente deve essere riadattato alla nuova tecnologia. E se c'è un guasto, servono tempo e soldi per sistemarlo, non come succedeva con la pellicola".

La sicurezza è stata la preoccupazione principale. "Di sicuro per San Giuliano. Il Parco della Pace era impossibile da chiudere. Ogni anno abbiamo avuto danneggiamenti, ma quest'anno non potevamo permetterceli, perché sarebbe saltata la rassegna".

Diverso il discorso per il Giardino dello Scotto di Pisa, che ha le mura ed è chiuso. "Sono molte le arene che, per questa estate, non sono state mantenute, anche perché l'importante investimento cade in un settore, la Cultura, che per i comuni non è prioritario. A Vecchiano, per esempio, il cinema si inseriva in una stagione gratuita in piazza, ma era a pagamento. E questo alla gente sembrava strano".

Qualche pellicola resta, ancora per quest'anno, ma "sono troppo poche per farci una stagione. In più, gli stessi titoli girano per tutta la Toscana e c'è anche il rischio concreto che un minimo danno o un ritardo nella consegna comprometta la proiezione. Le bobine, tra l'altro, avrebbero dovuto essere prenotate con largo anticipo".


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