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Attualità giovedì 23 luglio 2015 ore 17:45

"Il nuovo velodromo sarebbe un paradosso"

Ribechini: "Quello di Fornacette è stato prima abbandonato e poi distrutto, nel 2009. Spero che il Comune che lo farà chieda garanzie"



CALCINAIA — La notizia che potrebbe nascere un nuovo velodromo nella provincia di Pisa, a pochi chilometri da Fornacette, dove ne esisteva uno storico, inizia a creare le prime reazioni.

L'ex Consigliere comunale di Calcinaia e candidato alle regionali per la lista Sì, Maurizio Ribechini, dice: “Prendo spunto dalla notizia di Qui News Valdera, prossimamente in provincia di Pisa potrebbe sorgere un nuovo velodromo. Premettendo che si tratta al momento solo di una voce e che non sarebbe ancora stato individuato il comune nel quale questa nuova struttura potrebbe sorgere, la riflessione che viene da fare è che saremmo di fronte all'ennesimo caso di irrazionalità e incapacità di pianificare uno sviluppo sostenibile del territorio sia da parte delle istituzioni politiche locali, sia da parte degli organi sportivi di livello nazionale (Federazione Ciclistica e Coni)”.

Ribechini ricostruisce poi gli eventi del velodromo fornacettese: “Nel giro di pochi decenni infatti si è passati dalla decisione di ristrutturare il velodromo di Fornacette negli anni '70, poi a quella di abbandonarlo a se' stesso negli anni '90, in seguito a quella di abbatterlo negli anni Duemila, e infine oggi qualcuno pensa di ricostruirne uno poco distante? Ha senso permettere la completa distruzione di una struttura di migliaia di metri quadri, senza ipotizzare al limite nessun tipo di ristrutturazione, se l'idea a pochi anni di distanza fosse quella di creare uno spazio molto simile in un comune limitrofo?”.

Secondo l'esponente di Sì: “Credo che saremmo di fronte a un grande paradosso e all'ennesima dimostrazione dell'incapacità di prendere decisioni coerenti e durature da parte delle istituzioni italiane, che agiscono sempre più spesso con improvvisazione anziché con strategie di medio-lungo periodo”.

In conclusione Ribechini si augura che verranno prese le giuste precacuzioni, se davvero si arriverà a costruire un nuovo impianto: “Considerando tutto questo, mi permetto di invitare il Comune eventualmente individuato per la nascita del nuovo velodromo a pretendere adeguate garanzie da parte delle istituzioni sportive competenti sulla reale intenzione di creare uno spazio che sia realmente utilizzato nel corso dei decenni e non si riduca a una delle tante grandi opere inutili che diventano spesso in pochi anni "cattedrali nel deserto". Consiglio inoltre di individuare un'area pubblica per la sua realizzazione, in modo che nessun privato possa trarre profitti da questa operazione. Invito inoltre i suoi cittadini a vigilare attentamente affinché queste condizioni siano rispettate, in modo che il bene comune prevalga sugli interessi privati”.


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