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La Toscana contro il digital divide

di - martedì 14 aprile 2015 ore 16:51

Sono 15 i comuni del pisano, interessati dal piano per la diffusione della banda larga e l’abbattimento del digital divide, reso possibile dal bando cofinanziato da Ministero e Regione e vinto da Telecom (nello specifico Casciana Terme, Cascina, Castelfranco di Sotto, Castelnuovo di Val di Cecina,Montecatini Val di Cecina, Montopoli in Val d'Arno, Orciano, Palaia, Peccioli, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Maria a Monte, Terricciola, Vecchiano, Volterra). 

Oltre 1500 le località toscane interessate, 50 quelle in provincia di Pisa, mille chilometri di fibra ottica da posare in solamente duecento chilometri di scavi che si aggiungeranno ai duemila esistenti e permetteranno quindi anche a chi abita in frazioni più isolate di connettersi a internet con facilità. Il bando, emesso dal Mise attraverso Infratel Italia, la società pubblica del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il "Piano Nazionale Banda Larga Italia" approvato dalla Commissione europea, prevede un investimento complessivo di 33,8 milioni di euro. 

La metà ce lo mette il pubblico: 17,3 milioni (7,4 della Regione), il resto (16,5 milioni) è finanziato da Telecom Italia, la quale si impegna a realizzare il progetto entro ottobre 2015. In Toscana le aree urbane sono coperte da banda larga quasi totalmente; a restare scoperte erano zone meno abitate, rurali o montane, prive finora di infrastrutture adeguate. L’impegno per abbattere il digital divide è stato una costante per la Regione in questi anni; grazie a quest’ultimo intervento sarà possibile ridurlo finalmente ai minimi termini, ultimando la copertura del territorio regionale. 

Una connessione rapida è fondamentale ormai per la vita quotidiana dei cittadini che attraverso il web possono informarsi, utilizzare servizi di ogni tipo – sempre di più quelli messi a disposizione dalla Regione grazie al sito opentoscana.it – ma è anche un volano per il rilancio dell’economia, rendendo più appetibili alle imprese zone in cui proprio a causa di questa carenza risultava per molti difficile investire.


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