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Politica venerdì 15 maggio 2015 ore 07:30

"Netturbini con la fedina pulita, il segretario?"

Fabiana Toncelli e Andrea Paolucci del M5s
Fabiana Toncelli e Andrea Paolucci del M5s

Critiche del Movimento cinque stelle all'eccessiva rigidità del concorso Geofor che richiede 15 euro di spese istruttorie per fare domanda



PONTEDERA — Per andare a fare il netturbino ci vuole la fedina penale pulita, ma come segretario comunale abbiamo una condannata in primo grado”. Il Movimento cinque stelle di Pontedera critica l'Amministrazione Millozzi e Geofor.

Le critiche dei Consiglieri Fabiana Toncelli e Andrea Paolucci iniziano con la richiesta di 15 euro da parte di Geofor per presentare il curriculum e continuano: “Oltre a rilevare la gravità da parte della partecipata Geofor presieduta dall’ex sindaco Marconcini di esigere dagli aspiranti netturbini 15€ per accedere alla selezione (cifra che moltiplicata per i circa 1700 partecipanti, assicura alle casse dell’azienda una cifra considerevole), evidenziare l’assurdità di affidare le selezioni ad un’azienda di Matera, c’è un’altra questione che ci lascia a dir poco basiti: i candidati hanno l’onere di fornire il certificato penale e quello relativo ai carichi pendenti. Se da un lato tanto scrupolo potrebbe far pensare che le forti critiche indirizzate all’amministrazione in seguito alle nomine non solo “facili”, ma addirittura a prescindere, nell’altra partecipata Ecofor a qualcosa siano servite, dall’altro ci disgusta l’incoerenza e il sistematico doppiopesismo, peculiari nel modus operandi dell’amministrazione Millozzi”.

Secondo gli esponenti del Movimento: “Ambire ad un posto da netturbino presuppone una fedina penale immacolata: benissimo, perfino condivisibile fino a quando ai pontederesi non viene imposto un segretario comunale, Tiziana Picchi, nominata dal sindaco quando era già stata rinviata a giudizio e condannata in primo grado, guarda caso pochi giorni dopo essersi insediata, per falso in atto pubblico a due anni di detenzione. La dura e grave condanna è resa ancora più odiosa dal fatto che si tratterebbe di un reato subdolo, compiuto nell’esercizio delle sue funzioni di segretario comunale, ruolo che impone per l’ estrema delicatezza che a ricoprirlo siano persone integerrime, affidabili, irreprensibili e non certo dei condannati. Una nomina inspiegabile, che appare assurda come quella di un rapinatore a guardiano del caveau di una banca. Dato che per il momento i cittadini pontederesi debbono rassegnarsi al fatto che il segretario del loro comune sia persona nota ai tribunali, si consoleranno pensando che almeno i loro sacchi dell’immondizia: organico, plastica, vetro e cartone sono al sicuro!”.


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