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Cultura giovedì 21 marzo 2019 ore 17:15

Pensavo Peccioli si rifarà nel 2020

Oltre 4.000 presenze alla kermesse culturale con al centro lo sguardo sul mondo. Il Sindaco Renzo Macelloni: “Nel 2020 la seconda edizione”



PECCIOLI — Pensiamo a Peccioli come luogo di confronto e concretezza, di incontro e dibattito sul campo a tutto tondo. Lo conferma il pubblico della prima edizione del festival diretto da Luca Sofri, che si è tenuto dal 15 al 17 marzo sulle colline toscane in provincia di Pisa. Oltre 4.000 persone, arrivate anche da fuori Toscana, hanno provato a capire cosa stia succedendo al mondo, in conversazione con giornalisti, scrittori, autori e artisti di primo piano.

Pensavo Peccioli è andato così: un piccolo borgo toscano modello del buon vivere che ha deciso di investire sulla qualità dell’informazione, un festival che ha fatto riflettere sui cambiamenti dell’oggi, un pubblico che ha ancora voglia di pensare al futuro. La kermesse è stata organizzata dalla Fondazione Peccioliper, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e con il contributo di Banca Popolare di Lajatico. 

“Dal confronto con Baricco sulla “post verità” al tormentone ricorrente “ti manca quella cosa che facevi prima?” affrontato con Ferrara, Veltroni o Carofiglio; dal far raccontare la politica a tre donne al mettere il racconto sulla scrittura di Michele Serra in un vecchio cinema di paese appena riaperto; dall’aver fatto raccontare al nuovo direttore di uno dei maggiori quotidiani europei, Repubblica, cosa intende farne, all’avere dato agli incontri fondali panoramici unici: sono tante le cose che ci ricorderemo di questa prima edizione di Pensavo Peccioli, e che non ne faranno “un altro festival” –  sottolinea il direttore di Pensavo Peccioli Luca Sofri – “Il tema – “cosa sta succedendo” - poteva sembrare esteso e generico, e un po’ lo era sembrato persino a noi, ma invece lo sviluppo delle cose dette e discusse ha dimostrato che c’è una cosa comune ai temi più diversi, dalla politica all’ambiente, al giornalismo, a internet, alla cultura, al rapporto con la cultura, alle vite persino: un cambiamento che ha velocità e sviluppi diversi, inediti, che ci trasforma e trasforma il mondo. In alcuni casi in modi preoccupanti, ma ‘Pensavo Peccioli’. Questi tre giorni hanno messo questa trasformazione dentro le conversazioni e le riflessioni delle molte persone che hanno partecipato, nella scala “umana” di una comunità piccola ed esemplare e in uno spazio in cui non si disperdessero e diluissero.

Giuliano Ferrara

Il risultato è che ce ne torniamo tutti alle nostre giornate avendo capito delle cose in più o volendo capire delle cose in più, e col senso di aver fatto delle cose “insieme”, che di questi tempi è forse la cosa più preziosa”.

Gianrico Carofiglio

Come si fa a vedere dove stiamo andando? A Peccioli è stato chiesto a Marianna Aprile, Alessandro Baricco, Gianrico Carofiglio, Francesco Costa, Annalisa Cuzzocrea, Marco D’Amore, Giuliano Ferrara, Carlo Gabardini, Eva Giovannini, Roberto Gualtieri, Francesca Mannocchi, Paolo Nori, Enrico Palandri, Giacomo Papi, Christian Rocca, Michele Serra, Filippo Solibello, Irene Tinagli, Cristiano Tomei, Walter Veltroni, Carlo Verdelli.

Christian Rocca

Suggestive le 4 location scelte per gli incontri, come la Biblioteca Comunale, che con le sue grandi vetrate affacciate sui colli circostanti ha messo in dialogo continuo i contenuti degli incontri e il luogo che li ospitava. Qui si sono svolti gli appuntamenti del mattino, come la lettura dei giornali, spiegati bene da Luca Sofri, Christian Rocca e Francesco Costa, che si sono soffermati sulle scelte delle testate, approfondendo anche temi poco evidenti al grande pubblico, tra grafica e aspetti pubblicitari. Altro luogo centrale è stato il Centro Polivalente, palcoscenico di eventi di grande partecipazione, come l’incontro con Walter Veltroni, quello con lo scrittore Gianrico Carofiglio e con le famigerate giornaliste Marianna Aprile, Annalisa Cuzzocrea e ed Eva Giovannini e i loro racconti sulla frivolezza della politica. Affascinanti gli spazi del Cinema Passerotti, dominato da una grande vetrata alle spalle dei relatori, che offre uno sguardo sui colorati colli del territorio. Qui si è consumato anche uno dei momenti centrali di tutta la kermesse, la proiezione del film “C’è tempo”, con la regia di Veltroni, che oltre a registrare il sold out (come la stragrande parte degli appuntamenti in calendario), ha dato vita a una lunghissima lista d’attesa. Ultimo luogo scelto è stato l’Incubatore d’impresa, per sua vocazione rivolto al futuro e all’innovazione e dunque sede ideale per la conversazione tra Alessandro Baricco e Luca Sofri sulla rivoluzione digitale e le fake news (oltre 500 partecipanti).

Alessandro Baricco

Nei 23 incontri in calendario, piaciuti oltre l'esaurimento dei posti disponibili (in molti hanno seguito la diretta nelle sale d’appoggio), Pensavo Peccioli ha dato al pubblico i punti di vista di protagonisti autorevoli, su temi politici e ambientali, rivoluzione digitale, formazione, informazione ed Europa, supportati da numeri ed esperienza, con focus sugli strumenti utili per indagare la verità, approfondimenti sulle tendenze e riflessioni sulle differenze tra i dati e le percezioni della realtà.

”In questi tre giorni il borgo di Peccioli è stato centrale nel dibattito nazionale - dichiara il Sindaco Renzo Macelloni - abbiamo avuto ospiti prestigiosi e un bel successo di pubblico, grazie all’impegno della Fondazione Peccioliper, alla direzione di Luca Sofri e al lavoro di tutti gli operatori. In questo mondo veloce c’è bisogno di un luogo per pensare; siamo pronti a replicare nel 2020 con la seconda edizione del festivalPensavo Peccioli”.


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