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Attualità domenica 20 novembre 2016 ore 10:50

Presidenza Geofor, ora spuntano i pisani

Potrebbe uscire proprio dal capoluogo il nome del futuro presidente dell'azienda pubblica che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti



PISA — Il passaggio di consegne è la conseguenza delle dimissioni di Paolo Marconcini, dopo le polemiche per l'uso dell'auto aziendale. 

E dopo che molti avrebbero gradito un ricambio in seno alla Valdera per il ruolo di numero uno ( Marconcini è stato sindaco di Pontedera ), nelle ultime ore hanno preso quota le azioni di esponenti pisani.

Ecco che il nome giusto potrebbe essere perciò quello di Giovandomenico Caridi, attuale presidente della Navicelli Spa, la società pubblica che gestisce il canale dei Navicelli e la Darsena pisana, con quote divise tra Comune, Provincia e Camera di Commercio.

Caridi ha dalla sua un bel pò di frecce da scagliare: è un ingegnere, che lavora come privato nel settore della progettazione civile e industriale. E' un manager - tecnico che, seppur nominato dalla politica, ha sempre saputo mantenere un suo profilo. Sotto la sua guida la zona della Darsena pisana e del canale dei Navicelli è ulteriormente cresciuta, con la presenza stabile di cantieri ormai rinomati. Ha messo a segno un paio di colpi da novanta ( l'arrivo di Ikea nella zona e la prossima apertura dell'Incile, cioè il collegamento Navicelli - Arno ), si è fatto benvolere in più ambienti per la sua capacità di ascolto e dialogo.

Calabrese di nascita e trapiantato a Pisa, Caridi, qualche mese fa, fu al centro della discussione politica per una nomina in pectore, che sembrava quasi scontata, salvo poi saltare all'ultimo per non turbare i delicati equilibri pisani: quella di presidente dell'Opera primaziale, ente che gestisce i monumenti di Piazza dei Miracoli con l'arcivescovo Benotto che fece fuoco e fiamme per andare avanti in regime di prorogatio con Pierfrancesco Pacini.

Il suo ruolo alla Navicelli è in scadenza e, con capacità consolidate e apprezzate, una buona fetta del Pd, almeno quella renziana che a Pisa fa capo compatta al consigliere regionale Antonio Mazzeo vedrebbe probabilmente di buon grado una nomina di Giovandomenico Caridi al vertice di Geofor.

Per la verità ci sono però due fattori da considerare: intanto si deciderà dopo la fatidica data del quattro dicembre ( referendum ) dove le conseguenze politiche del voto potrebbero cambiare teoricamente anche la geografia locale e, secondo fatto da non sottovalutare, in caso di nomina di Caridi, la componente Valdera, rischierebbe di incassare un colpo basso.

Il nome dell'ex vicesindaco di Pontedera Massimiliano Sonetti ( Pd. renziano ) resta infatti in auge, considerando anche che gli altri due membri del Cda sono uno già di espressione pisana ( Oscar Galli ) e l'altro del Cuoio ( Valentina Pinori ). 

Si potrebbe dunque scompaginare tutto e nominare un cda nuovo di zecca? O si pensa già alla gara europea dove Geofor concorrerà all'interno di Reti Ambiente, il cartello di aziende della costa che mira ad aggiudicarsi il servizio e che ovviamente avrà una gestione pubblica e quindi politica?

Sarà per questo che i pisani hanno rialzato la testa e sono pronti a giocarsi anche altri nomi: oltre a quello di Caridi ce ne sono almeno due pronti. Uno è Giovanni Viale, preparato economista, ex assessore, segretario cittadino del Pd, dirigente della Provincia. 

L'altro è David Gay, esperto di cosa pubblica, già assessore ma costretto a lasciare prima del via il "Filippeschi bis" per problemi di equilibri interni al partito.

E dalla Valdera, oltre a Sonetti, scalpitano anche Francesco Nocchi e Filippo Fatticcioni

Una partita a scacchi sulla quale i sindaci ( soprattutto Pisa, Pontedera e San Miniato ) giocano un ruolo importante, ma sulla quale qualcuno ( vedi Cascina ) vorrebbe mettersi di traverso. 

Ed ecco perciò che la figura del manager tecnico alla fine potrebbe mettere tutti d'accordo.

Alessandro Turini
© Riproduzione riservata


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