Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 21:00 METEO:PONTEDERA13°  QuiNews.net
Qui News valdera, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdera
giovedì 18 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità giovedì 09 ottobre 2014 ore 15:25

Raccolta dimezzata, 5mila aziende in difficoltà

Tante sono quelle che, in provincia di Pisa, vivono di olivicoltura. Ma le olive sono poche, secondo Coldiretti



SANTA LUCE — L'olio sarà più buono, ma sarà anche notevolmente meno. La raccolta delle olive in provincia di Pisa, secondo una stima Coldiretti, sarà dimezzata rispetto all'anno scorso.  

Così gli olivicoltori pisani, con buona probabilità, dovranno fare i conti con le massicce quantità di olio importato da Nord Africa e Medio Oriente per compensare il crollo della produzione dei principali paesi come Spagna e Grecia (-17%) e far fronte alle richieste del consumatori. 

Probabili piccoli ritocchi al prezzo finale dovuti all’aumento dei costi di produzione per sostenere interventi e pratiche colturali. 

“Il prossimo olio – secondo Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti - avrà probabilmente caratteristiche diverse da quelle a cui siamo abituati: più dolce e meno piccante ma non per questo sarà meno buono. Qualcuno magari lo preferirà”. 

La stagione caratterizzata da un andamento climatico anomalo ha comportato ripercussioni negative sull’equilibrio vegeto-produttivo degli impianti olivicoli. In particolare durante la delicata e fondamentale fase della mignolatura e allegagione si sono registrati eventi meteorici e temperature che hanno sensibilmente condizionato la quantità di fiori allegati e quindi di olive. Le precipitazioni di luglio hanno esposto gli olivi all’attacco anticipato della mosca olearia.

“Le previsioni non sono positive – per Daniela Giandalia del Podere La Casa a Palaia –. Le pratiche colturali non sono state incisive come ci aspettavamo e raccoglieremo probabilmente il 50% in meno. Per salvare il salvabile anticiperemo la raccolta già alla metà del mese di ottobre: in 12 anni che produco olio non avevo mai dovuto affrontare una situazione simile”. Per Sandra Corsini, dell’omonima azienda a Santa Luce: “È un prezzo impossibile. Il prezzo giusto e adeguato per un prodotto serio, genuino, tracciato, certificato e al 100% toscano è 10 euro e già con quel prezzo ci andiamo in pareggio. Noi produciamo Igp Toscano: il bollino è una garanzia per il consumatore”. Anche per Sandra le previsioni non sono positive: “non arriverò a 20 quintali di olio".

In provincia di Pisa l’olivicoltura significa poco più di 5mila aziende, quasi 8mila ettari di superficie destinati a olivicoltura e 70mila quintali di produzione di olio (dati Istat).


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Benita Bimbi si è spenta a 83 anni. Il cordoglio del sindaco: "Il suo lavoro è stato motivo di orgoglio e un punto di riferimento per tutti"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Alberto Arturo Vergani

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Politica