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Attualità venerdì 22 dicembre 2023 ore 13:00

Sangue e detriti, la denuncia del presepe di don Armando

Il presepe di don Armando

Il parroco di Ponsacco, insieme ai volontari e don Carloni, ha rappresentato la natività nel mezzo agli orrori che avvengono nella Striscia di Gaza



PONSACCO — "Gaza: no al terrorismo di Hamas e di Israele": è questo il messaggio lanciato dal presepe della Parrocchia San Giovanni per queste festività natalizie, come ogni anno realizzato dai volontari e da don Armando Zappolini, i cui presepi, ormai da anni, vogliono essere un forte strumento di denuncia.

Quest'anno, dopo il rinfocolarsi del conflitto arabo-israeliano a Ottobre, il messaggio del presepe di don Armando è rivolto proprio alla Terra Santa. "Il fuoco deve cessare subito - si legge nel messaggio scritto dai volontari della parrocchia - l’unico diritto riconosciuto da Dio è quello alla vita. Quel diritto alla vita è un filo rosso, che unisce tutti gli esseri umani. Come cristiani e come esseri umani non possiamo chiamarci fuori dalla strenua difesa di questo diritto. Il sangue versato dai bambini di Gaza è il nostro sangue".

"Il terrorismo ha due facce - ha detto don Zappolini - non si uccidono gli innocenti in nome di Dio: non ci sono giustificazioni. Esiste l’atteggiamento terroristico di Hamas, ma anche quello di Israele, che espelle le persone dai luoghi occupati. La rabbia produce violenze come queste: la guerra deve finire".

L'allestimento nel battistero

Insieme al presepe, realizzato nel battistero grazie anche all'aiuto del cappellano don Luca Carloni, si può ammirare anche una mostra fotografica con i bimbi di un orfanotrofio di Betlemme. Le immagini sono realizzate e ideate da Caterina Montanelli, che si è recata sul posto proprio con don Luca e altri 7 giovani della Diocesi di San Miniato.

Il progetto, "Le 4 del pomeriggio" di Caritas diocesana di San Miniato, ha portato questi giovani a conoscere la realtà dell'orfanotrofio Hogar Nino Dios e la mostra testimonia questa esperienza. Le offerte per l’orfanotrofio in questione possono essere inviate nel conto corrente della Caritas della diocesi di San Miniato all'Iban IT75Y0623071150000046489231.

La mostra fotografica

"Abbiamo giocato e fatto attività coi bambini - hanno raccontato i volontari che hanno compiuto il viaggio - questo servizio, unito alla possibilità di vivere in luoghi fondamentali alla fede cristiana, ci ha permesso di vivere la concretezza del Vangelo. Può sembrare che non ti ascoltino, che non ti vedano o che non capiscano ciò che dici, ma loro ti sentono, perché parlano con il cuore e, a loro modo, chiedono di essere guardati con occhi di amore".

Sempre nel battistero si trova, anche, un altro presepe, quello più tradizionale , che da anni viene allestito dai volontari della parrocchia San Giovanni.

Il presepe tradizionale

"Come si può restare indifferenti davanti a tanta violenza e a un così evidente disprezzo alla vita? - hanno chiesto i volontari - la barbarie dei terroristi di Hamas non ha alcuna giustificazione né potrà mai avere, ma chi ha dato forza ad Hamas? Chi ne ha favorito il crescente sostegno all’interno della popolazione palestinese? Sicuramente hanno concorso a tutto questo anche le politiche aggressive intraprese da anni da Israele nei territori occupati: espulsioni, requisizione delle case, segregazioni e umiliazioni effettuate sulla povera gente. Il fondamentalismo religioso è da sempre, e in tutte le religioni, benzina, che contribuisce a fomentare odi e coprire interessi economici e geopolitici che niente hanno a che fare con la fede".

Elena Iacoponi
© Riproduzione riservata


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