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Attualità sabato 13 agosto 2016 ore 18:35

Quattro opere contro le alluvioni

Il fiume Era in piena

Il cantiere della Regione è previsto per novembre fra la Valdicava e Il Romito. Il Comune progetta tre ulteriori interventi sul territorio. Ecco dove



PONTEDERA — Era il 4 novembre del 1966. Probabilmente nessuno, nonostante la piena, si aspettava che l'acqua potesse raggiungere il centro città e provocare un simile disastro. La grande alluvione di quell'anno ebbe origine con una falla nell'argine della Montagnola: il fiume, inarrestabile, invase le strade, crebbe fino a ricoprire appartamenti, travolgere auto, cancellare ricordi.

Uno scenario apocalittico che sembrava definitivamente scongiurato con la realizzazione del canale scolmatore, ma che a distanza di molti anni torna attuale, visti gli effetti del cambiamento climatico, l'intensificarsi delle precipitazioni e i corsi d'acqua che quasi ogni anno tornano minacciare i centri abitati. Ecco allora le nuove casse d'esondazione.

In tutto sono quattro le opere che potrebbero vedere la luce nel nostro territorio. Il primo è un'intervento che vale circa 6 milioni di euro, volto ad aumentare la capacità di tenuta degli argini nella zona compresa fra Il Romito e la Valdicava, a cavallo fra il Comune di Ponsacco e quello di Pontedera.

Un'opera di cui è responsabile la Regione: il cantiere dovrebbe essere aperto già a novembre (quasi una celebrazione dell'anniversario) e i lavori potrebbero essere ultimati entro la fine dell'anno prossimo. Il progetto rientra nell'ambito di un piano d'interventi cofinanziato da Stato e Regione per la messa in sicurezza dell'Arno.

Ma il Comune di Pontedera ha in mente tre ulteriori interventi. Per queste tre opere i tempi non sono ancora stabiliti e i progetti dovranno essere elaborati di concerto con l'ufficio Fiumi e Fossi e con la Regione, perché gli investimenti dovranno essere reperiti altrove. Quelli messi sul piatto dall'Amministrazione comunale, da soli, non sarebbero sufficienti: si parla infatti di una spesa complessiva che si aggira sul milione di euro.

Stabilite tuttavia le zone d'intervento. A spiegare dove sorgeranno i nuovi bacini è l'assessore ai lavori pubblici e all'ambiente Matteo Franconi: "Le aree individuate sono tre - dichiara Franconi - una adiacente al campo sportivo del Romito, una a Treggiaia e la terza vicino al tiro a segno sulla strada vecchia di Montecastello".

In questo caso le opere mirano a irregimentare le acque piovane provenienti dalle zone di collina, fatta eccezione per quella del Romito, situata a valle e perciò prioritaria: "Per quest'opera abbiamo già stanziato circa 200mila euro e c'è il progetto preliminare" informa l'assessore, spiegando che dimensioni e dettagli prenderanno corpo nei prossimi mesi in virtù di un confronto fra Regione, Comune ed ente Fiumi e Fossi.

Filippo Bernardeschi
© Riproduzione riservata


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