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Attualità giovedì 16 novembre 2023 ore 09:00

Bando case popolari, "Già presentate oltre 120 domande"

A due settimane dalla scadenza, circa 250 richieste tra quelle formalizzate e quelle in arrivo. Luca: "Ci aspettiamo un aumento dovuto all'emergenza"



PONTEDERA — Solitamente, per i bandi per gli alloggi di edilizia popolare, che vengono pubblicati da legge ogni due anni, il Comune di Pontedera raccoglie circa 300 richieste. Quest'anno, però, il numero sembra destinato ad andare oltre questa soglia.

"L'emergenza abitativa esplosa a livello nazionale dopo la pandemia è sotto gli occhi di tutti - ha spiegato l'assessora Sonia Luca, con delega alle Politiche abitative - per questo, ci aspettiamo un incremento nelle domande, anche se va ricordato che ci sono dei parametri precisi per farne richiesta".

Prima di tutto, però, lo stato dell'arte: al momento, le domande già formalizzate sono 128, ma ce ne sono altrettante in elaborazione, ovvero inserite ma non ancora completate. E la scadenza è fissata per il prossimo 30 Novembre.

"Il patrimonio di edilizia popolare di Pontedera è molto importante, uguale in proporzione a quello di Pisa, potendo contare su 900 appartamenti - ha proseguito - è, comunque, un patrimonio finito: una volta assegnata la casa, il contratto ha una durata di 99 anni. Il ricircolo delle case popolari, per questo, è imprevedibile, anche se l'impegno dell'amministrazione è quello di favorire il più ampio ricambio: solitamente, i primi della graduatoria vengono soddisfatti immediatamente".

Qui, dunque, s'inserisce l'aumento vertiginoso di domande che dovrebbero arrivare al Comune, rendendo ancor più lunga la lista delle persone in attesa. "L'edilizia popolare è davvero l'ultimo baluardo contro la marginalità - ha concluso - l'ammanco di risorse per i contributi agli affitti e alla morosità incolpevole, per circa 600mila euro, si è aggiunto al blocco del mercato, che dopo il Covid ha reso quasi impossibile trovare un affitto".

"Da parte nostra abbiamo cercato di rifinanziare il fondo per gli affitti: a Dicembre, liquideremo 800 euro alle famiglie a basso reddito di prima fascia, mentre per le famiglie di seconda fascia saranno 400 - ha concluso Luca - è comunque una risposta: se con le risorse stanziate del Comune avessimo scelto la strada del contributo, avremmo assegnato circa 200 euro a famiglia: una presa in giro".


Pietro Mattonai
© Riproduzione riservata


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