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Politica giovedì 17 dicembre 2015 ore 13:50

Il M5S insiste sul Baratto Amministrativo

Il gruppo pentastellato attacca l'Amministrazione dopo l'approvazione dei due regolamenti "Io partecipo" e "Io adotto". Tutte le critiche in sei punti



PONTEDERA — Non è bastata la recente approvazione di due regolamenti comunali per la partecipazione e la contribuzione dei cittadini: il M5S torna sull'argomento e rilancia, insistendo sull'efficacia del Baratto Amministrativo.

“Il “Baratto Amministrativo” e già stato approvato in molte altre amministrazioni locali a maggioranza Pd – scrivono dal Movimento. – In uno degli ultimi consigli la maggioranza aveva bocciato la nostra mozione di introdurlo anche nel nostro Comune, proponendo come alternativa “Io adotto” e “Io partecipo”, due iniziative a loro giudizio che miravano a dare soluzioni al disagio sociale per tutti i cittadini”.

Nell'ultimo consiglio comunale (si è svolto martedì 15 dicembre) sono stati presentati e approvati i regolamenti di queste due iniziative. Ma i pentastellati attaccano: “Riteniamo che l’approvazione del regolamento “Io adotto” non sia una iniziativa che porti benefici ai cittadini in difficoltà con il pagamento delle tasse locali fondamentalmente”.

Il Movimento argomenta le sue critiche con un elenco di rilievi e domande in sei punti:

1. “Riteniamo che la riduzione del tributo tari del 50 per cento per l’anno 2016 sia una misura poco efficace nei confronti di chi è moroso e siamo convinti che si possa fare meglio, recuperando tali mancate entrate tributarie da una riduzione della spesa derivante dai lavori svolti dai soggetti volontari che presenteranno progetti e programmi di manutenzione del territorio e servizi di interesse generale".

2. “Nel regolamento ci sono delle disposizioni che danno la facoltà all'Amministrazione comunale di decidere discrezionalmente quali siano i progetti prioritari ammessi e quanti soggetti ammettere ai progetti presentati. Non esiste nessun tipo di parametro economico o di carico familiare che annulli il carattere discrezionale dell'ammissione di un progetto piuttosto che un altro, oppure di un soggetto piuttosto che un altro. Generando una sorta di sfiducia nell'Amministrazione comunale da parte dei soggetti non ammessi e ingerendo una sorta di sospetto che si possa favorire alcuni a danno di altri”.

3. “Chi sono i soggetti a cui il regolamento si rivolge? Non certo l’operaio disoccupato, l’impiegato senza lavoro, il laureato in attesa di impiego o il commerciante che ha chiuso la propria attività, ma solo ed esclusivamente soggetti giuridici che hanno già a disposizione ciò che il regolamento richiede. Oppure le solite associazioni ormai note che faranno proseliti per le fila della maggioranza? Perché non è il Comune a mettere a disposizione dei soggetti iscritti all’albo del volontariato civico le attrezzature e i dispositivi che servono nel caso in cui tali soggetti ne siano sprovvisti? Anche questo punto ci appare discriminatorio verso alcuni soggetti.”

4. “I corsi di formazione dovrebbero essere organizzati sempre e non ritenerli eventuali e svolti anche per i soggetti ritenuti idonei alla realizzazione del progetto che hanno presentato.”

5. “Perché i soggetti che effettuano le prestazioni di servizio si devono assumere l’esclusiva responsabilità soggettiva del lavoro svolto, facendo rimanere l'Amministrazione sollevata e indenne da qualsivoglia azione, responsabilità e/o risarcimento di sorta e non debba risponderne in solido? Come dire il bello e il buono me lo intesto e lo ritengo meritevole di lode e della detrazione tributaria, ma ciò che viene male è colpa di chi lo realizza.”

“Ma siete consapevoli che chi proporrà e realizzerà il progetto lo farà per avere uno sgravio dai tributi e non per avere eventuali nuove difficoltà non solo economiche? In caso di mancata realizzazione ad opera d’arte o di danno, il comune si riserverà di far causa ai cittadini volontari oltre al mancato riconoscimento della riduzione del tributo? Non pensate che ciò sia un deterrente all’adesione di alcuni soggetti verso la vostra iniziativa e che non hanno competenze specifiche nell’ambito di applicazione di tale regolamento?”

6. “Riteniamo che il comune abbia l’obbligo di conferire targhe o riconoscimenti simbolici a tutti coloro che hanno profuso l’impegno di attività di volontariato e non ritenerla una eventualità discrezionale della amministrazione, magari solo a taluni o non ad altri. Per quanto riguarda il regolamento di “io partecipo” riteniamo sia un regolamento superfluo in quanto non porta nessun beneficio ai cittadini che riterranno di partecipare alla attività di volontariato".

“Il regolamento presenta alcuni articoli e comma non chiari e contraddittori, specie nei punti in cui si parla di eventi che comportano rischi fisici per il volontario e di eventi che possono causare danno ad altri o al volontario stesso – concludono dal Movimento. – Chi ci dice che le opere di piccola manutenzione o di sorveglianza siano esenti da rischi fisici o dall’arrecare eventuali danni? Chi è che valuterà le eventuali criticità di volta in volta? Il volontario sarà sempre affiancato da qualcuno? Chi pagherà in caso di danno o rischio fisico?”


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