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Attualità martedì 27 dicembre 2016 ore 16:15

La lotta alle slot passa anche dai social

Un ragazzo di Pontedera ha aperto un gruppo Facebook per sensibilizzare in merito al tema del gioco d'azzardo: "Ormai ci si può cadere ovunque"



PONTEDERA — Nonostante sia ormai accertata la sua pericolosità di tramutarsi in dipendenza che rovina vite, il gioco d'azzardo può essere ormai praticato dove si vuole, in qualche bar, locale ad hoc o su internet. Ma non a tutti sta bene che sia così. E' il caso di Valerio Tallarico, un ragazzo di 31 anni di Pontedera che, dopo aver notato durante queste festività quante persone riempiano le sale slot, ha deciso di creare un nuovo gruppo Facebook chiamato Stop al gioco d'azzardo per sensibilizzare riguardo questo problema.

"A mio giudicare è una vera e propria piaga tra sale slot fisiche e virtuali - ci ha scritto Valerio -, fra poco si potrà anche scommettere chi prende 100 all'esame di maturità! Io paragono tutto ciò alla droga che distrugge i cervelli delle persone ma, a differenza di essa, le slot sono legali! Ho deciso di aprire un gruppo Facebook e cercare di fare da bastian contrario a ciò che reputo una piaga moderna che si sta espandendo a macchia d'olio. E' inutile dire che "il gioco può provocare dipendenza" perché è un business per lo Stato e viene fatto sulle spalle delle persone. Nel mio piccolo vorrei avere voce in capitolo, partendo da questo piccolo gruppo per arrivare non so dove. Famiglie perdono denaro, proprietà, affetti della famiglia, creando anche un danno sociale con aumento di furti e reati, oltre ad un danno emotivo immenso. Se parliamo di Lotto e Superenalotto, Lotteria, ci può anche stare ma le slot spuntano ovunque come funghi, nei bar, in centri appositi, online, è diventato un vero e proprio cancro. Lo stato gioca sullo psiche delle persone che pensano di poter vincere denaro mentre invece piano piano lo perde. Per me è un tema importante anche per rendere la società un pochino migliore. Sta diventando ogni cosa una fonte solo di denaro e non la vedo giusta come cosa".

Il gruppo Facebook attivo da appena qualche giorno ha già registrato una cinquantina di membri che sostengono la posizione di Valerio.


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