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Lavoro giovedì 10 maggio 2018 ore 16:10

"I lavoratori sanno come fermare la fabbrica"

I delegati Fiom sono intervenuti per commentare l'esito dello sciopero del 30 aprile a cui ha aderito "l'80 per cento dei lavoratori"



PONTEDERA — In riferimento allo sciopero del 30 aprile i delegati Fiom Cappellini, Guezze, Tecce, Bellagamba, Malventi, Giuntoli, Di Sacco hanno detto: "I lavoratori sanno come fermare la fabbrica".

"Lunedì 30 aprile - hanno detto i delegati Fiom - l'80 per cento dei lavoratori è uscito dallo stabilimento aderendo allo sciopero dichiarato da delegati Fiom su mandato dell'assemblea dei lavoratori che da tre mesi ha indetto la mobilitazione su rivendicazioni chiare, precise, motivate, riguardo l'uso delle ferie e dei par, il premio di produttività, le discriminazioni e i trasferimenti politici". 

Secondo i delegati lo sciopero ha creato un mancato guadagno di almeno 300mila euro: "La fabbrica si è svuotata, le catene sono rimaste ferme, mentre i dirigenti che rifiutano il confronto con le ragioni dei lavoratori, sono rimasti a conteggiare i mancati guadagni, non meno di 300mila euro in tre ore di sciopero". 

Per i delegati questo sciopero potrebbe essere decisivo: "Con questa forza, in un periodo in cui la Piaggio chiede la produzione come il pane, costringeremmo l’azienda a trattare sulle richieste e sulle esigenze dei lavoratori".

I sette delegati hanno poi puntato il dito contro gli altri rappresentanti dei sindacati: "Giovedì 27 aprile - hanno detto - l'azienda ha chiamato i delegati a firmare (non a discutere!):

1. la cig per la 3r, dal 2 al 4 e dal 13 al 16 maggio, mentre contemporaneamente assume lavoratori interinali perché ha bisogno di produzione

2. l'utilizzo del permesso collettivo per il 30 aprile sempre e solo per i lavoratori della 3r, perché all'azienda ovviamente interessava tenere a casa solo loro".

Una firma che sarebbe stata fatta da tutti tranne che da Fiom: "Esclusi i delegati della Fiom, tutti gli altri, e diciamo tutti, a partire dai delegati Fim, passando per quelli della Uil e arrivando, per finire, a quelli della Usb, hanno immediatamente obbedito agli ordini".

Fiom ha criticato Piaggio perché "ha impostato la produzione della linea 3r al doppio di quella che richiede il mercato per “parcheggiare” sistematicamente i lavoratori, prima in solidarietà, e adesso in cig", ma anche perché "pretende di dividere i lavoratori secondo i suoi bisogni anche sull’utilizzo di un par collettivo per il ponte" nonché "assume personale a termine “sfruttato” per anni con l’agenzia interinale per avere le mani libere e meno obblighi di assunzione a tempo indeterminato, in un contesto in cui i ptv aspettano da quasi 15 anni la stabilizzazione".

In conclusione per Cappellini, Guezze, Tecce, Bellagamba, Malventi, Giuntoli, Di Sacco: "Chi firma, non solo riduce i diritti, ma alimenta in maniera odiosa una divisione tra i lavoratori per interessi di bottega. Se ci fosse ancora qualche lavoratore che non ce l'abbia chiaro: l'unica risposta possibile alla piaggio e l'unica reale difesa dall'azienda è l’unità dei lavoratori, la mobilitazione indetta dalle assemblee, e la forza dello sciopero del 30 aprile".


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