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Attualità giovedì 10 marzo 2016 ore 12:50

Sei peggio quando fumi

Il punto di vista di Charlie onlus e cooperativa Arnera dopo i recenti fatti di spaccio e consumo di droga nelle scuole: "Più prevenzione"



PONTEDERA — Con una maggiore prevenzione ci sarà bisogno di minore repressione. E' questo il punto di vista della Fondazione Charlie onlus e della cooperativa Arnera in relazione ai recenti fatti che si sono verificati nelle scuole cittadine riguardo allo spaccio e al consumo di droga: “Ancora una volta - hanno detto i due soggetti - l’intervento delle forze dell’ordine negli edifici scolastici pontederesi ha fatto emergere il problema dello spaccio e del consumo di droghe nelle scuole. Non è certo una novità: il fenomeno esiste da tempo, gestirlo risulta difficile e richiede una serie di azioni coordinate e continuative”.

Secondo Charlie onlus e Arnera la reazione a casi come questo è spesso istintiva e repressiva: “Come spesso succede nei casi in cui emerge una clamorosa violazione della legalità, leggiamo suggerimenti riguardo manovre repressive come installare recinzioni, telecamere, vigilanza continuativa, perquisizioni. Queste reazioni, perfettamente comprensibili di fronte alla preoccupazione dei genitori, dei presidi e degli insegnanti, sono tuttavia misure estreme che, a nostro avviso, non risolvono il problema nella sua essenza. La paura di essere scoperti e di essere puniti costituisce sicuramente un deterrente, ma possiede una efficacia soltanto parziale. Le regole servono e vanno rispettate, ma in un contesto nel quale l’evasione diventa una scelta figa, difficilmente possono arginare il problema”.

Da esperti del settore i due soggetti hanno indicato un'altra strada rispetto a quella di scelte repressive: “Questi fenomeni devono essere intercettati e prevenuti. In tal senso, l’informazione, l’educazione e la consapevolezza costituiscono la base di ogni sana azione di prevenzione. In Australia è stata realizzata una campagna pubblicitaria al fine di sensibilizzare i giovani contro l’abuso di droghe leggere. Gli spot non evidenziano il pericolo né incutono paura, bensì fanno ironicamente leva sulla difficoltà che si incontrano nel vivere situazioni di vita quotidiana e relazionale in uno stato alterato. Il messaggio 'sei peggio quando fumi' vuole dunque evidenziare la ridicolezza di certi comportamenti, in un momento storico, come quello attuale, nel quale l’attenzione alla propria immagine pubblica pare esser diventato il fulcro della vita degli adolescenti. Guardarsi allo specchio e riflettere su come si possa apparire agli occhi degli altri potrebbe essere una strada da percorrere per arginare il fenomeno”.

“L’unica via che ci appare percorribile – hanno aggiunto - è dunque quella della creazione di una rete di interventi, che siano in grado di affrontare ogni aspetto del fenomeno. Una rete di protezione in cui ogni esperienza, ogni competenza professionale ed ogni ruolo, giochino la propria parte”.

Charlie onlus e Arnera hanno poi dato una serie di contatti utili: “A Pontedera sono presenti numerose realtà che si occupano di queste problematiche da anni: i servizi consultoriali dell'Azienda Sanitaria, le azioni di educazione alla salute che si fanno nelle scuole, i centri di socializzazione per i giovani, le associazioni di auto-aiuto e anche il servizio di ascolto telefonico gratuito di Charlie Telefono Amico (800-863096). Chi si sente in difficoltà non esiti a cercare un contatto. Sono servizi e professionalità a disposizione della cittadinanza, in grado di valutare ogni situazione con sensibilità, competenza e attenzione”.

In conclusione per i due soggetti è necessario avere un approccio positivo al problema, cercando soluzioni attraverso il dialogo e non la repressione: “L’efficacia delle singole azioni potrebbe essere rafforzata se tutti i soggetti mantenessero con costanza un livello alto di confronto, se gli interventi fossero coordinati e messi in grado di garantire un approccio multi-direzionale, mettendo in campo una pluralità di strategie. E’ auspicabile inoltre mantenere un atteggiamento positivo e ottimista e non smettere mai di pensare che molti problemi, per quanto difficili e gravi possano apparire, possono essere affrontati e risolti. Strutture e professionisti garantiscono infatti a istituzioni, dirigenti scolastici, famiglie e ragazzi stessi, un’offerta di servizi di consulenza, ascolto e assistenza, ampia e qualificata”.


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