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Attualità giovedì 19 marzo 2015 ore 11:15

Poste, battuta d’arresto per il piano dei tagli

Sospesa la scadenza del 13 aprile e più tempo per i Comuni per discutere. Anci: "Abbiamo vinto una battaglia importante, ma non abbassiamo la guardia"



PONTEDERA — Ufficialmente sospeso il piano dei tagli agli uffici di Poste Italiane. I Comuni e l'Anci avranno così più tempo per fare le loro controproposte.

La decisione, arrivata nel pomeriggio di ieri, ha quindi scongiurato la scadenza del 13 aprile prossimo, quando solo in Toscana era prevista la chiusura di 64 sedi e il ridimensionamento di 37 uffici. In Valdera a chiudere sarebbero stati gli uffici di Treaggiaia, Ghizzano, Legoli, Uliveto Terme, San Giovanni alla Vena, Soiana oltre a Ponteginori, Castelmaggiore, Corazzano, Luciana e Marti.. Mentre gli uffici di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Orciano Pisano, Capanne avrebbero subito una riduzione dell'orario di servizio.

Dopo un percorso di mobilitazione, che aveva anche portato molti Comuni a presentare ricorso al Tar contro Poste Italiane, lo scorso 13 marzo Anci Toscana, Uncem e Regione Toscana avevano incontrato il responsabile di Area territoriale di Poste Italiane per le regioni di Toscana e Umbria, Michele Deiana, al quale era stata ribadita la posizione degli enti locali, che fin da subito avevano ritenuto il piano inaccettabile sia per il metodo che nel merito. In quell’occasione, Poste aveva acconsentito ad una brevissima ‘pausa’ nelle operazioni di dismissione per permettere ai Comuni di presentare in tempi rapidi una proposta alternativa. Anci ed Uncem avevano immediatamente inviato una comunicazione ai sindaci interessati, per avere al più presto una scheda riepilogativa che indichi ogni dato, dettaglio, informazione utile (tempi di percorrenza, posizione, copertura adsl) ad individuare la criticità che il piano di razionalizzazione provocherebbe nell’erogazione del servizio.

Nel frattempo, era anche intervenuta la sentenza della sesta sezione del Consiglio di Stato, che aveva ribadito come le chiusure degli uffici postali debbano tenere necessariamente conto della dislocazione territoriale e della accessibilità del servizio.

Ieri la decisione di Poste, che sospende ufficialmente il piano. “Siamo soddisfatti. Grazie all’impegno di tutti, alla fine è prevalso l’interesse delle comunità e dei territori – ha affermato la presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti – In questo tempo potremo ridiscutere un piano unilaterale e sbagliato, irricevibile perché va a colpire territori dove l’ufficio postale è un presidio necessario per la popolazione, soprattutto quella più anziana. Abbiamo vinto una battaglia importante, ora non si deve abbassare la guardia”.


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