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Lavoro venerdì 04 luglio 2014 ore 10:49

Un pisano su 4 comprerà in città, ma spendendo meno di 150 euro

Sabato 5 luglio partono i saldi estivi. Confcommercio spera negli 80 euro di Renzi, Confesercenti è preoccupata



VALDERA — In piena estate. Ma è già tempo di saldi di fine stagione: si parte da domani 5 luglio in tutta la Valdera e a fare le prime stime, ancora a prezzi interi, sono le associazioni dei commercianti della provincia di Pisa. 

Confesercenti Pisa stima una “gelata” dei consumi, dopo un andamento delle vendite particolarmente difficile registrato negli ultimi mesi. Per questo, spiega l'associazione, "i commercianti confidano nei saldi estivi per cercare di recuperare, almeno in parte, le flessioni del semestre".

Secondo le previsioni del centro studi della Confesercenti di Pisa, quasi il 60% dei pisani approfitterà di questa opportunità: il 25% farà acquisti nei centri cittadini, un altro 20% nei centri commerciali, mentre gli altri andranno dove troveranno le migliori occasioni.

"Ormai i saldi costituiscono il punto di svolta per i bilanci dei commercianti – spiega il direttore di Confesercenti Marco Sbrana -. Non a caso il fatturato di queste vendite copre il 35% degli interi incassi. C’è dunque attesa da parte degli imprenditori, anche se già durante tutto l’anno si cerca di contenere i prezzi e i ricarichi. Non è più come una volta quando gli sconti erano davvero notevoli rispetto alla norma”.

“Nei primi quattro mesi dell’anno - aggiunge Sbrana - le vendite di abbigliamento sono state ancora negative: -0,2% rispetto al disastroso 2013, mentre le scarpe hanno segnato una striminzita crescita dello 0,4%. Siamo quindi di fronte a un quadro di stagnazione, che non basta a tamponare l’emorragia di imprese del settore. Nonostante questo, però non nascondiamo un cauto ottimismo: questi potrebbero essere i saldi dell’inversione di tendenza, grazie anche al contributo del bonus fiscale di 80 euro. Il nostro auspicio, infatti, è che venga almeno in parte investito nelle vendite di fine stagione. I saldi, che quest’anno saranno caratterizzati da sconti particolarmente convenienti e dalla buona disponibilità di magazzino continuano a rappresentare una buona occasione di risparmio per le famiglie dii una opportunità per gli imprenditori di recuperare le perdite registrate a causa della crisi economica, del calo dei consumi, dell’aumento di tasse e dei costi di gestione”.

Moderato ottimismo, invece, manifesta ConfcommercioPisa. Secondo il Centro Studi di ConfcommercioPisa gli sconti quest'anno si attesteranno in media entro una forbice compresa tra il 30% e il 50%. Come da tradizione, in testa alle richieste dei consumatori i capi di abbigliamento, seguiti dalle calzature e gli accessori. Per l'estate 2014, si calcola che ciascun pisano spenderà in media una cifra pari a 145 euro, previsioni in linea con il 2013. Proprio per sfruttare la scia dell'inizio dei saldi, gran parte dei negozi del centro storico rimarranno aperti anche domenica 6 luglio.

"La forte contrazione dei consumi attestai intorno al 7% - spiega Federica Grassini, presidente di ConfcommercioPisa - rende l'assortimento per i saldi ancora più ricco rispetto agli anni scorsi e gli sconti consistenti fin dal primo giorno. La stragrande maggioranza dei clienti ha preferito attendere l'inizio ufficiale della stagione, auspicando una vera riduzione dei prezzi. In effetti, grazie agli 80 euro in busta paga e agli sconti che saranno significativi, acquistare in saldo diventa vantaggioso due volte. Ci sono ampie possibilità per fare ottimi affari”. Il consiglio che la presidente di ConfcommercioPisa lancia ai consumatori è quello di “puntare soprattutto sulla qualità dei capi, prestando attenzione a cosa si compra e non solo al prezzo, e di privilegiare i negozi che offrano la garanzia del post vendita”.

“Siamo curiosi di vedere che tipo di impatto avranno gli ottanta euro stanziati dal Governo sul rilancio dei consumi - aggiunge il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli. Nonostante la raffica di fosche previsioni che sentiamo in giro, la fiducia dei consumatori è leggermente aumentata e da più parti emerge la voglia di guardare al prossimo futuro con meno preoccupazione. ora di smentire le previsioni più nere, i saldi restano un momento significativo nell'anno per commercianti e consumatori”.


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