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Attualità lunedì 03 ottobre 2016 ore 17:00

Distretto sanitario accorpato, Buselli non ci sta

Buselli e Millozzi

Anci ha proposto l'accorpamento dell'alta Valdicecina con la Valdera. Il sindaco: "L'Unione Valdera si sgretola, così hanno bisogno di un contentino"



VOLTERRA — "E' in atto uno sgretolamento dell'Unione Valdera, l'accorpamento con l'alta Valdicecina è un contentino e una cosa fatta a tavolino. Non funzionerà, è un atto di arroganza". Parole durissime quelle di Marco Buselli, sindaco di Volterra, sul possibile accorpamento del suo distretto con quello della Valdera.

L'intenzione della Regione Toscana è chiara, razionalizzare. Dopo che le Asl sono passate da 12 a 3 adesso è il momento dei distretti. Sono 34, dovranno diminuire. Accanto però agli accorpamenti ci sarebbe l'intenzione di dare più autonomia alle zone distretto, in ambiti come la disabilità, le persone non autosufficienti oppure la gestione delle tossicodipendenze.

A margine di un incontro avvenuto pochi giorni fa il sindaco di Pontedera e presidente della Società della salute Simone Millozzi ha parlato del possibile accorpamento dell'alta Valdicecina al distretto Valdera: "E' una proposta scaturita dal lavoro in Anci, largamente discussa e votata a straordinaria maggioranza dai sindaci. A questo punto viene messa all'attenzione del consiglio regionale. Noi siamo aperti a questa soluzione, potremmo essere un'esperienza che fa da esempio, costruire un nuovo perimetro e nuove politiche comuni. Inoltre i nostri ospedali collaborano da tempo".

Da Volterra il sindaco Marco Buselli ha ribadito ancora una volta la sua contrarietà al progetto. Il primo cittadino volterrano aveva strizzato l'occhio alla Valdelsa. Accorpare però i due distretti non è possibile perché le due zone ricadono su aree vaste diverse. Scartata anche l'altra opzione, cioè quella di fare squadra con la bassa Valdicecina: "L'abbiamo già detto e lo ripetiamo, la Valdera non è un ambito ottimale ma una forzatura calata dall'alto. C'è stato detto che con questa forzatura ci saranno garanzie per l'ospedale ma vorrei saperle conoscerle nel dettaglio queste garanzie".

Buselli teme che tutto sia già stato deciso: "Le alternative sono difficili da costruire quando dall'alto si è già deciso, come nel caso del Casentino e della Valtiberina, non si può chiedere ai territori di essere contenti. Non siamo stati ascoltati. Un'altra ipotesi di cui si era parlato riguardava esclusivamente i Comuni dell'alta Valdera potevano fare gruppo insieme a noi, ma non c'è stato niente di concreto".

Il sindaco volterrano teme che questa fusione privi l'alta Valdicecina della propria identità: "Contiamo ventimila persone, con l'accorpamento non sapremo più qual è la fotografia dei nostri territori, se ci fondiamo perdiamo la nostra identità".

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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