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Il '68 di Mazzinghi, San Siro esaurito e il titolo

Domani, 26 maggio, ricorre il 47esimo anniversario della vittoria del pugile pontederese contro il koreano Kim Soo Kim. Le parole di Sandro

Un momento del match a San Siro

Il '68 non fu solo un anno ma, nel tempo, è diventato anche un sostantivo, un modo di dire. Quell'anno o quella stagione è ricordata come il periodo della speranza, di un mondo migliore, degli hippies, di un movimento che stava per (o voleva) cambiare tutto, negli Stati Uniti e in Europa. Ma il 1968 è anche un anno importante per la boxe.

Mazzinghi e l'incontro col coreano Kim Soo Kim - Adesso, 2015, il derby Milan – Inter è una delle poche partite che riempie lo stadio San Siro, un tempo, precisamente 46 anni e 364 giorni fa era Sandro Mazzinghi a riempire l'impianto di Milano: 60mila spettatori per il suo match contro Kim Soo Kim, il coreano col quale combatté per il titolo mondiale dei pesi medi junior di pugilato, che oggi vogliamo ricordare con le sue parole: “Il '68 fu un anno di grandi cambiamenti e svolte. Di quel match ho un ricordo grandioso, fu una vera corrida, un match durissimo,15 riprese di pura follia, uno stadio di San Siro con 60mila persone che mi incitavano, volevano che riprendessi il mio titolo ed io ci riuscii alla fine, sarei morto pur di non far ritornare il titolo in Corea, come è possibile dimenticarsi di questi momenti… Kim era un pugile durissimo, un grande campione, ma la tenacia mi aiutò a riprendermi quel titolo che era già stato mio in passato. Non lo potrò mai dimenticare, in quell’incontro spesi tutte le mie energie,dando tutto me stesso, ma ne valse decisamente la pena”.

Quell'anno, il 1968, è ricordato anche per altri eventi sportivi: i Giochi Olimpici di Città del Messico che si svolsero tra il 12 e il 27 ottobre.

La decima olimpiade invernale a Grenoble, in Francia. Nel calcio Riva e Anastasi ci regalarono il primo (e finora unico) campionato europeo per nazionali.

Nella boxe, lo sport di Mazzinghi, il rivale di sempre Nino Benvenuti tornò campiona mondiale di pesi medi sconfiggendo Emile Griffith.

Un anno di grandi emozioni, speranze e sogni in cui anche Mazzinghi fu protagonista.