Cronaca

Fim-Cisl: "Piaggio ferma altri duecento lavoratori"

Questa volta l'azienda fermerà a rotazione per tre giorni a settimana il settore sperimentale, la logistica e il commerciale Pontedera - Non c'è pace per i lavoratori dello stabilimento Piaggio. L'azienda ha manifestato la volontà di fermare a rotazione, a partire dai prossimi giorni anche il settore sperimentale, il settore logistico e quello commerciale, per tre giorni a settimana con la formula dei contratti di solidarietà. Si tratta di tre reparti che impiegano dalle 150 alle 200 persone, ma che fino a ora erano sempre rimasti fuori dall'applicazione degli ammortizzatori sociali, visto il ruolo strategico che hanno. La ripresa che si attendeva con l'arrivo della bella stagione quindi non c'è stata e Piaggio per il 2013 non solo ha bloccato la riassunzione degli stagionali, ma continua a ridurre i carichi di lavoro anche per i dipendenti stabilizzati. La notizia la riferisce la Fim, la sigla sindacale dei metalmeccanici della Cisl, attraverso il suo segretario territoriale Gabriello Cima. “Ciò significa – dice il sindacalista - che non ci sono nuovi prodotti da sperimentare, che non abbiamo acquirenti e dunque non c’è alcun bisogno di rifornire i concessionari”. il nuovo stop si somma a quello dei reparti delle tre e quattro ruote, che da tempo non lavorano due giorni a settimana. “Intanto non sono entrati – dice Cima - così come prevedeva l’accordo del 2009, i 300 nuovi stagionali che facevano parte del bacino degli operai da assumere. Colaninno, del resto è stato chiaro- ricorda il segretario della Fim - la ripresa non arriverà prima del 2015”. Una situazione che destra grande preoccupazione secondo Gabriello Cima, che richiama azienda, sindacati, unione industriali e istituzioni ad affrontare la questione e dice: “Servono relazioni sindacali corrette, un accordo aziendale e un piano industriale”. Per il sindacalista infatti questo nuova applicazione dei contratti di solidarietà ha una valenza pericolosa dal punto di vista della strategia futura. “Fermare questi tre settori significa rallentare il cuore della Piaggio. Il comparto sperimentale infatti è quello da cui passano i nuovi veicoli che possono garantirci un futuro, il commerciale deve trovare i mercati e infine la logistica garantisce il rifornimento dei punti vendita. Fermare questi tre settori vuol dire fermare tutto lo stabilimento. Si tratta di segnali preoccupanti per il futuro dei lavoratori”. Infine il segretario della Fim-Cisl lancia un messaggio anche ai colleghi di Fiom-Cgil e Uilm-Uil. “Per due volte - conclude Cima - abbiamo chiamato le altre sigle sindacali per ripensare insieme a una piattaforma da presentare all’azienda, purtroppo però senza fortuna. Ci riproveremo, con senso di responsabilità”.