Cronaca

Il Dna inchioda un giovane rapinatore, arrestato

Il 19enne di Pontedera maltrattò e derubò una donna insieme ad altri due complici l’estate scorsa. La polizia scinetifica ha trovato riscontro sui mozziconi delle sigarette Pontedera – La prova del Dna lo ha inchiodato e gli è costata l’arresto. Si tratta di un 19enne di Pontedera, P.G. le sue iniziali, che l’estate scorsa insieme ad altri 3 complici, dopo essersi spacciati per addetti a volantini pubblicitari per fare un sopralluogo sul posto, irruppe nella villetta di una donna di 67 anni di Pontedera. I tre, dopo aver immobilizzato, picchiato e minacciato la donna riuscirono a rubarle più di 5mila euro in contanti e il libretto postale. Soddisfatti del bottino poi si misero a fumare sigarette all’interno della villetta. Proprio grazie alle analisi della Scientifica sui mozziconi rinvenuti nell’abitazione e una sommaria descrizione dei tre rapinatori da parte della vittima, la polizia di Pisa ha trovato riscontro con il 19enne di Pontedera, già noto alle forze dell’ordine perché ex appartenente a una baby-gang. Nei confronti del giovane rapinatore che è risultato positivo all’accertamento del Dna sui mozziconi è subito scattata un’ordinanza cautelare in carcere. Il 19enne pontederese è stato quindi arrestato e condotto in carcere, mentre nei confronti degli altri due complici sono in corso ulteriori indagini.