Cronaca

Il Pdl attacca sui rifiuti: "Toscana a rischio emergenza smaltimento"

Il gruppo azzurro chiede in consiglio regionale più impianti per lo smaltimento e tempi rapidi per la realizzazione Firenze - Superamento della gestione provinciale, semplificazione, certezza sui tempi. Sono questi i cardini della proposta del gruppo Pdl in consiglio regionale per dare una svolta alla gestione dei rifiuti in Toscana producendo in con rapidità sia un nuovo piano regionale che indichi con chiarezza localizzazione, costi e tempi di realizzazione dei nuovi impianti di smaltimento, sia l'affidamento del servizio unico di ambito, obiettivo centrato ad oggi, su tre autorità interprovinciali, solo da quello della Toscana Sud. E' una piccola rivoluzione in materia di rifiuti quella proposta dal Pdl regionale, che anche per Ato Costa, di cui fa parte la provincia di Pisa potrebbe essere pesantissima stravolgendo le politiche adottate fino ad ora. Secondo Alberto Magnolfi, capogruppo Pdl consiglio regionale, l'attuale sistema ha accumulato un ritardo enorme che si ripercuote sulle tasche dei cittadini. In Toscana infatti secondo il Pdl regionale c'è una carenza di impianti di smaltimento che espone il sistema al rischio emergenza rifiuti, ad una frammentazione del servizio, e a bollette elevatissime. Un logica che va evidentemente a cozzare con le politiche di riciclo e recupero del rifiuto adotatte fino a ora. L'attuale gestione secondo il Pdl deve essere assolutamente superata affidando le funzioni di programmazione e il controllo alla Regione e quelle operative, ovvero piano industriale e affidamento del servizio, alle Autorità di ambito. Per Nicola Nascosti è fondamentale superare il sistema dei campanilismi e dei piani interprovinciali, ma soprattutto avere tempi certi dalla Regione sulla stesura di un piano regionale che riguardi tutta la Toscana. Domani gli emendamenti presentati dal Pdl al documento della maggioranza saranno vagliati dal consiglio regionale e qualora dovessero essere approvati anche la Provincia di Pisa, potrebbe trovarsi a dover ripensare l'intero sistema dei rifiuti.