Politica

Imu, chi “concorda” spende meno

Il Comune di Pontedera e Casa Valdera hanno presentato le nuove tabelle dei contratti a canone concordato Pontedera – Concordare conviene, soprattutto se si parla di affitti. Chi seguirà le nuove tabelle dei contratti a canone concordato riviste la scorsa settimana dalle associazioni dei proprietari immobiliari e degli inquilini a livello provinciale e depositate questa mattina nel Comune di Pontedera avrà un consistente sgravio sull’Imu. “L’accordo – ha spiegato l’assessore Marco Cecchi – vuol essere uno degli strumenti con i quali si cerca di attenuare il disagio abitativo. A costo di sacrificare una parte delle entrate Imu nelle casse del Comune, si vuole allargare il mercato immobiliare alle abitazioni attualmente sfitte ed ottenere affitti più bassi e accessibili”. Secondo l’accordo infatti, l’Imu sugli affitti a canone concordato rimane al 4 per mille (per le case sfitte l’imposta tocca il 10 per mille) e il canone varia a seconda di territorio, classificazione, superficie e pertinenze dell’immobile, durata del contratto e valutazione del mercato immobiliare. Visto lo sviluppo edilizio avvenuto negli ultimi anni, il territorio comunale è stato suddiviso in 4 zone: (A) Pontedera capoluogo, (B) Chiesino, S.Lucia, Romito, La Rotta, Pietroconti, La Borra, (C) Montecastello, Treggiaia, La Bianca, Gello, Pardossi, (D) pianure, colline e parte agricola. In 3 tipologie sono stati suddivisi anche gli appartamenti: tipo A, B, C. Il costo del canone di locazione al metro quadro sulla base delle tabelle concordate, è determinato sulla base della zona in cui sorge l'immobile e oscilla da un valore mensile minimo a uno massimo. A seconda della superficie si applicherà quindi un coefficiente correttivo che va da 1,20 per gli appartamenti fino a 45 metri quadri a 0,90 per gli immobili di oltre 110 metri quadri. I valori dei coefficienti diminuiscono con l’aumentare della superficie dell'immobile. L'obiettivo del comune è incentivare l’affitto di locali più grandi. Una normativa complessa che Casa Valdera, associazione di promozione sociale con sede all’Unione, è pronta a chiarire con apposite simulazioni a chiunque sia interessato: “Secondo le nuove tabelle – ha spiegato la coordinatrice Giovanna Bianucci – ad esempio, un normale appartamento di tipo B di 70 metri quadri che ha meno di 25 anni, a Pontedera avrà un affitto che oscilla fra 443 e 500 euro. Uno sgravio consistente che va in contro a una fascia di popolazione in forte difficoltà”. Dato che lo scorso anno il Comune di Pontedera ha registrato solamente una decina di questa tipologia di contratti, probabilmente a causa di un meccanismo non abbastanza efficiente, quest’anno l’amministrazione ha deciso di rivedere quest’importante strumento per l’accesso agli affitti: “I contratti a canone concordato – ha detto il sindaco Simone Millozzi – sono fondamentali per le politiche abitative in quanto consentono affitti calmierati per gli inquilini e tutele per i proprietari. Un sostegno sociale da un lato e un vantaggio economico dall’altro”.