Politica

Legge 194, Russo: “Un passo indietro di trentacinque anni”

Il consigliere regionale di Centro Democratico critica la bocciatura della mozione per garantire l’applicazione in Toscana della legge sull’aborto Toscana – “Una vergogna, un grave arretramento nel campo della tutela dei diritti personali”. È questo il duro commento del consigliere regionale di Centro Democratico Rudi Russo in merito alla bocciatura della mozione proposta da alcune colleghe della maggioranza per garantire l’applicazione della legge 194, la norma che dal 1978 sancisce la possibilità in Italia di interrompere volontariamente la gravidanza. Attraverso Facebook, Russo trasmette tutto il suo rammarico per la posizione presa da alcuni colleghi del Pd insieme al centrodestra nel Consiglio Regionale di ieri, mercoledì 2 ottobre. “L’insensibilità di un centrodestra retrivo e bigotto sommata a quella di alcuni colleghi del Partito Democratico – ha commentato Russo – ci hanno impedito di far diventare questa legge una certezza in Toscana”. La mozione, in sostanza, chiedeva di assicurare parametri di personale sanitario al fine di garantire la piena applicazione della legge, in riferimento alla cospicua presenza di obiettori di coscienza, e prevedeva che nei curricula per i concorsi ospedalieri venisse esplicitata la posizione di ciascuno, con la creazione di elenchi degli obiettori di coscienza. “Tutto questo – ha precisato il consigliere – senza mai dimenticare l’importanza della formazione di una volontà informata al fine di rendere l’interruzione di gravidanza l’estrema ratio di un percorso che comunque rimane travagliato per ogni donna, ma permettendo alle strutture sanitarie un’organizzazione che garantisca questo diritto sancito trentacinque anni fa e che ancora oggi trova difficoltà di applicazione”.