Attualità

Ospedale Lotti e Aoup, per una sanità migliore si tagliano i posti letto

Lazzeri del centro studi Più Toscana: “La decisione della Regione non ridurrà i costi né migliorerà i parametri negativi” Valdera – “Con questo intervento non si rafforza il welfare territoriale e non si riducono i costi della sanità poiché non incide sulle vere criticità delle strutture ospedaliere, come testimoniano gli esempi dell’ospedale di Pontedera e dell’Aou pisana”. È questa l’opinione di Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale del centro studi Più Toscana e membro della IV commissione Sanità in merito all’intervento di riduzione dei posti letto previsto dalla delibera dell’assessore Marroni per la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Secondo la Regione questa scelta, compiuta abbassando il parametro dei posti letto ogni mille abitanti dai 3,7 previsti dal decreto Balduzzi a 3,5, rafforzerà il welfare territoriale. Lazzeri però non è affatto d’accordo e per dimostrare come la riduzione non comporterà un risparmio porta ad esempio i casi dell’Ospedale Lotti di Pontedera e dell’Azienda Ospedaliera Pisana che rientreranno sicuramente nell’intervento regionale dato che entrambi hanno un tasso di occupazione dei posti letto inferiore all’85%: “Secondo le pagelle redatte annualmente dal Mes regionale – ha spiegato Lazzeri – i due ospedali hanno alcune criticità. A Pontedera il consumo di antibiotici nei reparti supera la soglia regionale di 1,429 rientrando così in una fascia scarsa. L’Aoup, con il 33,77% ha il record peggiore per i pazienti in codice giallo visitati entro trenta minuti e pecca anche in parametri come l’appropriatezza prescrittiva farmaceutica e la percentuale di ricoveri medici per la stessa patologia”. Per strutture che costano complessivamente e rispettivamente una quasi 143milioni e l’altra oltre 510milioni, per Lazzeri il taglio dei posti letto non migliorerà questi parametri negativi: “Con questo intervento – ha concluso – non ci sarà un risparmio. Con il taglio promesso avremo una sola certezza: che quando ne avremo bisogno, ci mancheranno i posti letto”.