Cronaca

Piaggio, Fim: “Servono investimenti e coesione per salvare l’indotto”

Per il sindacalista Cisl Raffaello Cimi l’incontro con Colaninno è stato un primo confronto di disponibilità reciproche Pontedera – “Come Fim siamo pronti a qualsiasi tipo di trattativa con l’azienda, a patto che si dia un futuro e una garanzia all’industria della Valdera che alla Piaggio ha sempre dato molto”. Commenta così il rappresentante Cisl Raffaello Cimi il vertice fra i sindacati e il presidente Roberto Colaninno che si è appena concluso nelle stanze pontederesi della direzione aziendale. Oltre tre ore di confronto sulla situazione dello stabilimento e dell’intero gruppo aziendale, durante le quali sono state rimarcate più volte le forti preoccupazioni delle sigle sindacali, senza però fare alcun allarmismo: “Per cinque anni – ha dichiarato Cimi – Pontedera ha saputo reggere alla crisi, ma se adesso la produzione e il mercato non riprendono potrà solo peggiorare. Basti vedere che, mentre lo scorso anno ce ne sono stati 600, nel 2013 non c’è stato nemmeno un contrattista assunto. In soli pochi mesi lo sbalzo negativo è stato esponenziale”. L’indirizzo generale dell’incontro di oggi pomeriggio, al quale seguiranno altre riunioni che analizzeranno i problemi dei vari settori, è stato quello della disponibilità e del confronto: “Abbiamo esposto a Colaninno i problemi dello stabilimento di Pontedera – ha continuato Cimi – ed abbiamo concordato con lui sulla necessità di concorrere insieme alla lotta contro la crisi, preoccupandoci però sia dei posti di lavoro che dei rapporti interni all’azienda”. Non solo la fabbrica di Pontedera, ma tutto l’indotto Piaggio. Per il sindacalista Fim, Colaninno adesso deve seriamente pensare a questa zona e alla possibilità di investire su di essa per dare all’industria della Valdera ciò che merita.