Cronaca

Rubate 80 pecore, si cercano anche in Valdera

Gli animali sono stati porta via da un ovile di Pieve di Compito a Capannori ma potrebbero trovarsi in Valdera
Valdera - In tempi di crisi economica torna anche il reato di abigeato, ovvero il furto di bestiame. I carabinieri stanno cercando 80 pecore rubate nella notte anche in Valdera, dove potrebbero essere state occultate o addirittura rivendute. Non si tratta di preziosi o altri tipi di refurtiva, ma di 80 pecore che nella notte sono state portate via da un ovile di Pieve di Compito al confine tra la provincia di Lucca e la Valdera. L'intero gregge di pecore è stato rubato rubato nel cuore della notte da ladri che hanno probabilmente agito su commissione. Una banda specializzata e ben organizzata che approfittando del buio ha fatto uscire gli ovini dal recinto nel podere di un pastore sulla via Sarzanese a Pieve di Compito e le ha caricate probabilmente su un camion, dopo aver fatto transitare le pecore fino al Padule. A scoprire il furto è stato lo stesso proprietario che stamani (8 agosto) ha dato l'allarme avvisando i carabinieri. Le indagini sono ancora in corso ma il sospetto è che la gang si sia servita di un mezzo pesante per far sparire il bestiame. Ci sono ancora molti punti da chiarire: non ci sarebbero infatti segni di effrazione nella proprietà del pastore: i ladri forse hanno scavalcato una recinzione e si sono introdotti all'interno aprendo la porta dell'ovile e facendo uscire il gregge. Da qui il sospetto è che abbiano condotto le pecore attraverso il Padule e in via della Barche, che si trova nelle vicinanze, abbiano fatto salire gli ovini, del valore di circa 2mila euro ciascuno, a bordo di un furgone con il quale si sarebbero poi dileguati. Il danno complessivo è molto ingente e stando alle prime stime sfiorerebbe i 150mila euro a cui va aggiunto il mancato guadagno che il pastore avrebbe ottenuto mungendo e tosando gli animali. Per gli investigatori i ladri possono avere agito su commissione per ricettare poi gli animali, oppure potrebbe trattarsi di individui che in parte utilizzeranno i capi di bestiame per macellarli in proprio e clandestinamente.