Cronaca

Smascherata maxi truffa a Santa Maria a Monte

Truffate 50 aziende toscane tra cui una di Buti. Tra gli indagati anche un pontederese Valdera – Una truffa da 250 mila euro è stata scoperta dalla polizia di Lucca, attraverso un blitz della squadra mobile in un capannone di Santa Maria a Monte. Le indagini, portate avanti per oltre 9 mesi, hanno riscontrato la presenza di circa 50 truffe a danni di aziende toscane. Tra queste ci sarebbe anche una ditta di Buti, che si occupa di fornitura di infissi. Tra i quattro indagati, con l’accusa di truffa continuata in concorso al falso, alla sostituzione di persona e favoreggiamento reale, ci sarebbe anche un uomo di Pontedera. Oltre al pontederese sarebbero coinvolte altre tre persone, due uomini e una donna, residenti tra Altopascio, Pistoia e Montecatini. L'indagine è iniziata circa 9 mesi fa quando è partita una segnalazione da parte del proprietario di un capannone di Guamo, in provincia di Lucca, che aveva rilevato dei traffici sospetti da parte della ditta che da qualche mese si era insediata, in affitto, nell'immobile. Inizialmente i poliziotti hanno sospettato della presenza di un traffico di stupefacenti. Sono quindi seguiti una serie di appostamenti, che però non hanno dato nessun esito. Le indagini sono poi proseguite ripartendo da un procedimento aperto contro ignoti per un assegno con firma falsa rimasto insoluto e che riconduceva alla stessa azienda di Guamo, che si sarebbe dovuta occupare di cantieristica navale. La squadra mobile ha appurato che i prodotti e materiali ordinati dalla ditta, restavano solo per poche ore nel capannone, per poi sparire. Dopo circa tre mesi, la ditta ha improvvisamente chiuso per poi riaprire a Santa Maria a Monte con il commercio all’ingrosso di materiali edili. Proprio in Valdera i poliziotti, hanno effettuato il blitz conclusivo, sequestrando l'intero capannone e parte della refurtiva, che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.