Cronaca

Gli alunni del presidente

Gli studenti degli ultimi anni del liceo Pesenti hanno incontrato il governatore Enrico Rossi

 Il presidente della Regione Enrico Rossi nella sua giornata ha trovato anche il tempo per fare una lezione agli studenti del liceo Pesenti.  Accompagnato dall'assessore regionale al bilancio, Vittorio Bugli, dal sindaco di Cascina, Alessio Antonelli, e dalla dirigente scolastica, Carmen Ketty Savino, Rossi ha incontrato gli studenti nella biblioteca d'istituto. Il suo excursus sulla Toscana ha toccato vari aspetti, spaziando dalle opere realizzate dal Granduca Leopoldo, alle attuali eccellenze, dalla moda alla pelle, dalla cantieristica al turismo, senza tacere le criticità come quella rappresentata dal sommerso pratese alla condizione dei lavoratori cinesi.

"Un amministratore - ha detto il presidente – deve mettere passione nel suo lavoro e avere al centro l'interesse pubblico e non il proprio. Le eccellenze toscane non sono certo merito mio. A me e ad altri spetta però il compito di favorire lo sviluppo di questa regione, di tutelare il suo territorio, di investire, così come stiamo facendo, nella sanità, nella scuola e nel sociale. Infine, ma non meno importante, dobbiamo fare il possibile per creare lavoro e occupazione, anche se da questo punto di vista servono soprattutto politiche e investimenti nazionali".

I ragazzi poi hanno posto varie domande, a partire dalla connessione tra alluvioni e eccessive costruzioni. Il presidente ha dato ragione alla studentessa che ha posto la domanda, riconoscendo che si è costruito troppo e ha detto che la Regione sta per approvare un legge per tutelare il territorio, così da fare quella che ha definito prevenzione primaria.

Presenza della mafia in Toscana e possibilità di utilizzare i fondi per la cultura sono state le successive domande degli studenti. Alla prima Rossi ha risposto che anche da noi il modo migliore per colpire la mafia è sottrarle la ricchezza e ha chiesto che i beni sottratti alla criminalità non siano venduti, ma assegnati a Regione e Comuni perchè li utilizzino per fini sociali. Sulla cultura ha detto che la Regione nonostante i pesanti tagli di bilancio non ha tagliato i fondi per la cultura e conta di raccogliere altri finanziamenti europei grazie agli ottimi progetti che è in grado di presentare all'Unione.. Tanto è durata la "lezione" che il presidente della Regione ha svolto di fronte agli studenti delle ultime classi dell'Istituto Pesenti di Cascina durante la visita ai comuni pisani.

Accompagnato dall'assessore regionale al bilancio, Vittorio Bugli, dal sindaco di Cascina, Alessio Antonelli, e dalla dirigente scolastica, Carmen Ketty Savino, Rossi ha incontrato gli studenti nella biblioteca d'istituto. Il suo excursus sulla Toscana ha toccato vari aspetti, spaziando dalle opere realizzate dal Granduca Leopoldo, alle attuali eccellenze, dalla moda alla pelle, dalla cantieristica al turismo, senza tacere le criticità come quella rappresentata dal sommerso pratese alla condizione dei lavoratori cinesi.

"Un amministratore - ha detto il presidente – deve mettere passione nel suo lavoro e avere al centro l'interesse pubblico e non il proprio. Le eccellenze toscane non sono certo merito mio. A me e ad altri spetta però il compito di favorire lo sviluppo di questa regione, di tutelare il suo territorio, di investire, così come stiamo facendo, nella sanità, nella scuola e nel sociale. Infine, ma non meno importante, dobbiamo fare il possibile per creare lavoro e occupazione, anche se da questo punto di vista servono soprattutto politiche e investimenti nazionali".

I ragazzi poi hanno posto varie domande, a partire dalla connessione tra alluvioni e eccessive costruzioni. Il presidente ha dato ragione alla studentessa che ha posto la domanda, riconoscendo che si è costruito troppo e ha detto che la Regione sta per approvare un legge per tutelare il territorio, così da fare quella che ha definito "prevenzione primaria".

Presenza della mafia in Toscana e possibilità di utilizzare i fondi per la cultura sono state le successive domande degli studenti. Alla prima Rossi ha risposto che anche da noi il modo migliore per colpire la mafia è sottrarle la ricchezza e ha chiesto che i beni sottratti alla criminalità non siano venduti, ma assegnati a Regione e Comuni perchè li utilizzino per fini sociali. Sulla cultura ha detto che la Regione nonostante i pesanti tagli di bilancio non ha tagliato i fondi per la cultura e conta di raccogliere altri finanziamenti europei grazie agli ottimi progetti che è in grado di presentare all'Unione.