Cronaca

"Abbiamo firmato per tutelare i lavoratori"

Fiom, Uim e Ugl spiegano perché hanno accettato la solidarietà: "Bisogna tutelare stipendi e lavoro"



“Non si è capito perché la Fim non ha firmato l'accordo, il migliore che potevamo ottenere in termini di tutele e di reddito”. Comincia con queste parole Marcello Franchi, il segretario della Fiom di Pontedera, quando apre la conferenza stampa per presentare l'accordo per i contratti di solidarietà, siglato con la Piaggio lunedì in tarda serata. Poi Franchi aggiunge: “Tutti e quattro potevamo avere, in termini politici interesse a non firmare l'accordo e far diventare la Piaggio una vertenza difficile, ma abbiamo pensato prima che alla politica a salvare i posti di lavoro e il reddito.” E al tavolo con il segretario Fiom, durante la conferenza stampa ci sono anche gli altri segretari che hanno firmato l'accordo per le loro sigle: Uim e Uglm. Alle parole di Franchi fanno eco quelle di Marcello Casati della Uilm, i metalmeccanici della Uil, che spiega: “Quando si abbandona un tavolo non si fa un servizio utile a nessuno, ne alle proprie idee e ne ai lavoratori. Noi abbiamo deciso di siglare pur non condividendo alcune cose, perché bisognava tutelare i lavoratori. Sul fatto che ci sia ancora molto da discutere con l'azienda, siamo tutti d'accordo”. Più drastica la posizione dell'Ugl metalmeccanici rappresentata da Maurizio Iacoponi che dice: “S'è persa un'occasione, se eravamo uniti si dava una risposta diversa ai lavoratori e all'azienda. Per il futuro con questa rottura abbiamo dato all'azienda l'opportunità per non darci più risposte concrete”.