Politica

"Alcune Consulte di quartiere vanno rifatte"

E' l'opinione di Arcenni e Bagnoli di Fratelli d'Italia, secondo i quali le nomine non sono valide perché gli avvisi di votazione sono arrivati tardi

Matteo Arcenni e Matteo Bagnoli

“Le Consulte di quartiere del Comune di Pontedera sono una forma partecipativa che rappresenta un vanto e un effettivo coinvolgimento della popolazione ma alcune convocazioni sono arrivate in ritardo, a riunioni già avvenute”. Matteo Arcenni e Matteo Bagnoli di Fratelli d'Italia criticano l'Amministrazione comunale e il consigliere delegato Mattia Belli dopo le elezioni delle nuove Consulte di quartiere in vigore dal 2014 fino al 2019: “In queste settimane si sono insediate le Consulte di quartiere del Comune di Pontedera, senza ombra di dubbio questa forma partecipativa rappresenta almeno sulla carta un vanto per la nostra città e un effettivo coinvolgimento della popolazione. Non a caso al art. 10 comma 1 del regolamento d’istituzione della consulte si precisa 'Le consulte di frazione e di quartiere sono organismi rappresentativi delle realtà localistico-territoriali in ambito comunale e promuovono la partecipazione democratica, l’aggregazione e l’iniziativa dei cittadini stessi'. Il tutto senza citare le parole del Consigliere Mattia Belli 'Il mio compito sarà quello di garantire la trasparenza nei rapporti e nelle dinamiche tra i singoli quartieri, o frazioni, e l’amministrazione' e del Sindaco 'Sarete il punto di riferimento dei concittadini'”.

Secondo Arcenni e Bagnoli qualcosa non è chiaro: “Decisamente tutto giusto se si esclude che in numerosi casi e in primis proprio a Montecastello patria di Mattia Belli le convocazioni ai membri delle consulte per eleggere i presidenti e le cariche interne si sono svolte a ranghi ridotte e questo perché le lettere di convocazione sono arrivate in ritardo a riunione già tenuta. Ma la cosa strana è che mentre in alcune consulte si è inviato mail e fatto telefonate per accertarsi dell’effettiva ricezione della convocazione in altre (guarda caso proprio nelle roccaforti rosse) tutto si è svolto nel più perfetto segreto”.

Per i due esponenti di Fratelli d'Italia le nomine, almeno in alcuni casi, andrebbero rifatte: “Alla faccia della tanto sbandierata trasparenza e apertura democratica e partecipativa e sicuramente. Comunque speriamo che questo sia stato solo un disguido dovuto a problemi tecnici, ma sicuramente una cosa è certa le nomine di alcuni presidenti e direttivi Montecastello in primis non sono valide e vanno rifatte”.