Politica

L'Alta Valdera organizza la fuga dall'Unione

Avviate le consultazioni fra i sindaci delle colline. L'ipotesi è di reinvestire nel Polo Alta Valdera

Da sinistra i sindaci: Mancini di Chianni, Fais di Terricciola, Crecchi di Peccioli e Tedeschi di Lajatico

Non si sono voluti fondere, ma alla fine si uniranno. Sono giorni di consultazioni tra sindaci in Alta Valdera. Sul piatto c'è l’ipotesi Unione tra i comuni delle colline e c'è già chi ha cominciato a scoprire le carte. Insomma qualche cosa di più di un'ipotesi, sulla quale i sindaci stanno già lavorando partendo da una comune volontà politica: quella di creare l'Unione Alta Valdera. Dopo il fallimento dei referendum per la fusione a tre (Peccioli, Palaia, Capannoli) i comuni dell’Alta Valdera riprendono la riflessione sull’accorpamento delle funzioni e si riaccende il dibattito.

Peccioli e Terricciola hanno già imboccato una strada in questa direzione, approvando qualche settimana fa le modifiche allo statuto dell’Unione Valdera che semplificano l’iter per portare fuori le funzioni e si sono riappropriate di alcune competenze del settore urbanistico, ambito che entro giugno o al massimo dicembre 2014 i piccoli comuni dovranno gestire in forma associata. A questi due, nei giorni scorsi si sarebbero avvicinati anche Lajatico e Chianni, mentre Palaia per adesso osserva da lontano e Capannoli, l’unico in Alta Valdera sopra i cinquemila abitanti e che per tanto potrà rimanere autonomo, ha ormai voltato le spalle e guarda solo verso Pontedera.

Una riflessione, quella sulla nascita dell'Unione Alta Valdera che inevitabilmente implica di mettere in discussione l'appartenenza all'Unione Valdera come ambito territoriale ottimale. Inoltre, a questa decisione si collega anche un'altra scelta, quella dello scenario politico e territoriale. Secondo alcuni infatti, ci sarebbe margine politico e amministrativo di tentare di staccarsi dalla grande Unione di Pontedera. Meglio, forse, reinvestire energie politiche nel vecchio Polo Alta Valdera. Un'ipotesi è quella di ripartire infatti dall'esperienza nata nel 1997 del consorzio costituito da comuni territorialmente attigui e omogenei: Peccioli, Palaia, Capannoli, Lajatico, Terricciola, Chianni.

Tutto deciso allora? Niente affatto, il processo politico che presto potrebbe portare alla nascita di una nuova Unione è cominciato e il tema del riassetto sarà comunque al centro della campagna elettorale per le prossime elezioni di maggio, anche perché c’è da onorare la prima scadenza a giugno, quando i Comuni sotto i cinquemila abitanti dovranno associare metà delle funzioni, per poi unirle tutte entro la fine dell’anno.

Intanto, si attende nei prossimi giorni un incontro fra i sindaci dell’Alta Valdera che dovranno discutere e darsi un indirizzo comune, in vista del voto e di un cambiamento della geografia politica che comunque sarà inevitabile.