Cronaca

Belvedere: il Wwf perde per la quarta volta in tribunale

Il consiglio di Stato ha bocciato il ricorso degli ambientalisti, le loro ragioni sarebbero insussistenti per sospendere i lavori

Renzo Macelloni, il presidente della Belvedere spa

 Il consiglio di Stato ancora una volta ha dato ragione alla Belvedere. Il quarto ricorso del Wwf contro l'ampliamento della discarica di Legoli, questa volta nel merito dell'ultimo parere espresso in favore dell'azienda dei rifiuti di Peccioli dal Tar nel novembre scorso, non ha avuto l'esito sperato dall'associazione ambientalista. I giudici ancora una volta hanno riconosciuto legittimo l'ampliamento degli impianti della Belvedere. L'operato dalle Belvedere quindi è corretto e il completamento dei lavori per l'ampliamento possono andare avanti.

“E' l’ennesimo tentativo – ha detto Macelloni – per fermare l'ampliamento ricorrendo in appello al consiglio di Stato contro la decisione del Tar, chiedendo la sospensiva dei lavori. Il supremo organo di giustizia ancora una volta ha rilevato l’insussistenza dei presupposti per concedere il sequestro cautelare dell'impianto”. Soddisfatto dell’ulteriore esito favorevole, il presidente della Belvedere si interroga però sulle motivazioni di questi attacchi serrati e parla di accanimento: “Non si può ricorrere alla giustizia per fini politici – ha detto Macelloni – il Wwf dovrà spiegare ai comitati locali, che sono stati ingaggiati dal Wwf in una battaglia senza senso o per aver qualcosa da dire per la prossima campagna elettorale. Tutto questo - ha concluso il presidente di Belvedere - continua a far spendere soldi agli enti interessati costretti a costituirsi in giudizio”.

“Anche stavolta – ha detto il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – dopo aver vinto in tutte le precedenti sedi, Belvedere ha avuto ragione delle sue argomentazioni”. Dopo il parere favorevole del Tar a dicembre 2012, quello del Consiglio di Stato nel febbraio 2013, la riconferma ulteriore del tribunale regionale a novembre scorso e poi quest'ultima sentenza.

Fonte Comunicato stampa Belvedere SpA