Don Angelo ha tenuto nascosta questa notizia fino ad ora, quasi a voler dimostrare la sua impotenza e il suo scoramento di fronte a un continuo ripetersi di furti nella sua canonica, sette da settembre ad oggi.
Neanche le telecamere posizionate a protezione delle strutture religiose, pur riprendendo i malviventi, sono riuscite a far paura i ladri.
Non c’è niente da rubare, avrebbe scritto il prete su un foglietto depositato all’interno della sua canonica per scoraggiarli, ma niente da fare: orari studiati, mosse del prete conosciute e un altro colpo a buon fine.
Passando dal centro abitato in pieno giorno, i ladri avrebbero sfondato la porta della sagrestia per poi introdursi nella canonica e dalle 12,25, orario in cui il prete è uscito, alle 12,50 di venerdì scorso, mettere a soqquadro il locale.
Sono riusciti a scovare in nuovo nascondiglio e stavolta hanno portato via circa 300 euro.