Politica

Arcenni e Bagnoli: Unione Valdera inutile

Il centrodestra difende la scelta di Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte, di ritirare alcuni servizi. Costi troppo alti e scarsa qualità

Il centrodestra fa quadrato intorno al sindaco di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella dopo il botta e risposta con il presidente dell'Unione Valdera Simone Millozzi, innescatosi quando il neo sindaco ha ipotizzato di ritirare alcuni servizi dall'Unione e valutato la possibilità di uscirne definitivamente. Ad alzare gli scudi sono i consiglieri di opposizione Matteo Arcenni, che siede anche nel consiglio dell'Unione, e Matteo Bagnoli che invece fa parte del consiglio comunale di Pontedera. 

E' anacronistico Simone Millozzi, che ancora una volta si erge a saccente professore per dispensare, con la sua solita superbia, anatemi contro chi ha il coraggio di alzare la testa e dire la sua”. Esordiscono con queste parole di due consiglieri che poi continuano dicendo: “Questa volta la bacchettata è toccata al neo sindaco di Santa Maria a Monte, Parrella che, dati alla mano, ha ritirato alcuni servizi e si è riservata di valutare l’utilità e la qualità degli altri gestiti dall’Unione”. Secondo Arcenni e Bagnoli infatti Parrella si è comportata con estrema correttezza cercando di fare gli interessi della sua comunità e non come Millozzi che continua – dicono loro – a parlare per slogan. 

“Il sindaco di Pontedera ci dica quanto ha risparmiato, rispetto alla gestione diretta, ogni Comune singolarmente per ogni servizio da quando sono gestiti dall’Unione.- attaccano i due rappresentanti del centrodestra e continuano - ci dica quanti vigili si vedono in più sui territori anche periferici. Ci dica come mai gran parte dei contributi ottenuti sono andati a coprire i costi di gestione e ancora ci dica, come mai si è scelto di prendere in affitto con opzione di acquisto, con un costo totale di quasi sei milioni di euro dalla Coop, l’attuale sede dell'Unione quando il Comune di Pontedera ha decine di immobili idonei e sfitti. Se risponderà a tutto questo – concludono Arcenni e Bagnoli - capirà come mai ogni anno l’Unione Valdera perde un pezzo, prima Crespina ora Santa Maria a Monte e forse la finirà con i suoi anatemi”.