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Atletica, buoni risultati per le ragazze locali

Gare nel fine settimana a Firenze con le giovani pontederesi in evidenza nelle tante discipline disputate sulla pista di Sorgane

Avevano conquistato in Giugno la finale regionale dei Campionati di Società di Atletica Leggera per la categoria Cadette (2000/2001) e, dopo un periodo estivo di allenamenti, cinque ragazze dell’ASD La Galla Pontedera Atletica, che gareggiano con la maglia del CUS Pisa Atletica Cascina in virtù degli accordi tra le società per la stagione in corso, si sono presentate, sabato 19 e domenica 20 Settembre,alla due giorni di gare presso l’impianto di Sorgane (Firenze) pronte per dare il meglio. Daisy Tropea ha esordito sabato tornando dopo un anno a cimentarsi sul Salto con l’Asta e conquistando la7° posizione con 2.00m (vantando un personale superiore di soli 10cm). 

Nella stessa giornata, 8° postonella staffetta 4x100m dove Daisy correva l’ultima frazione. Ma è stata sicuramente la gara di Salto in Alto,il giorno successivo, a darle maggiori soddisfazioni con la vittoria a 1.51m, record personale eguagliato, e misura successiva (1.53m) fallita per poco.Triplo impegno anche per Alessia Turini che corre gli 80m vicino ai sui limiti (13”1) nella giornata di sabato,mentre il giorno successivo prende parte alle prove di Lancio del Martello (14.36m) e Getto del Peso(6.78m) dove Veronica Cai migliora il proprio limite di 1m ottenendo 7.18m e conclude le proprie faticheaffrontando i 1000m conclusi in 4’04”1. Miglioramento nel Getto del Peso anche per Stella Passarelli (7.46m) che, nella giornata di domenica, affronta anche l’esordio sulla sempre insidiosa prova degli 80m ostacoli concludendola in 18”4.Infine, ottima prestazione anche per Erica Calabria nella Marcia 3000m che, con 17’31”7, arriva a meno di 2” dal proprio primato personale sulla distanza.Dodicesimo posto finale di società che lascia però un po’ di amaro in bocca perché ottenuto a causa della mancata partecipazione al numero minimo di gare previsto nelle due giornate: certamente questo ha fatto mancare un po’ di “spirito di squadra”, costringendo le atlete ad affrontare le gare come se prendessero parte a prove individuali.