Attualità

Baby-sarte cuciono abiti per gli orfani senegalesi

La Sartoria della solidarietà ha celebrato la chiusura del suo corso di ricamo e cucito, cui hanno partecipato 24 giovanissime sarte

Hanno imparato a cucire e hanno donato i vestiti da loro realizzati a un orfanotrofio in Senegal. La Sartoria della solidarietà di Fornacette ha celebrato la chiusura del suo corso di ricamo e cucito, cui hanno partecipato 24 giovanissime sarte.

Ma l'opera di beneficenza della sartoria non si è fermata qui, e ha donato mille euro al Comune di Sant'Anna di Stazzema per i danni causati dal vento lo scorso 5 marzo, mille ad Emergency e altri mille all’ospedale Meyer di Firenze. 

La festa a conclusione del corso si è svolta martedì 8 settembre nei locali di via Curiel, con i rappresentanti locali di Pubblica assistenza, Pro assistenza, Auser e Cgil. Alle lezioni di ricamo, che si sono svolte nel periodo estivo, hanno partecipato 24 bambine: i numerosi lavori prodotti erano esposti per l’occasione all’esterno della sede della sartoria.

“Si sono applicate molto, eseguendo piccoli lavori sartoriali come orli e cerniere -ha spiegato Iria Parlanti, coordinatrice della Sartoria- Merito anche dei premurosi insegnamenti delle nonne che hanno seguito le piccole allieve nel loro apprendistato. Tra loro, due hanno compiuto quest'anno ben 99 anni: si chiamano Maria e Isella”.

“Tutte le opere realizzate – ha spiegato la Parlanti – sono state donate a un orfanotrofio in Senegal. Non si può nascondere che è una soddisfazione enorme portare a termine questi corsi, realizzati grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Amministrazione di Calcinaia e della Banca di Pisa e Fornacette

La coordinatrice ha fatto un breve resoconto delle molteplici opere di solidarietà messe in campo: “Grazie ai corsi di cucito per bambine e signore, ai corsi di lingua per donne straniere, ai mercatini cui abbiamo partecipato e alle sovvenzioni ricevute – racconta – siamo riuscite a donare circa 3mila euro a realtà umanitarie come Emergency e il Meyer per il progetto Accoglienza Famiglie, che offre ospitalità alle famiglie dei bambini ricoverati”.

“In questi anni molti media si sono interessati alla nostra attività – ha proseguito Iria Parlanti. – La cosa ci ha permesso di avere grande risonanza a livello nazionale. Tant’è che una famiglia di Carrara, originaria dell’Aquila, dopo aver visto un servizio di Mi Manda Rai 3 ha voluto donarci una macchina da cucire ritrovata sotto alle macerie della loro casa. Piccoli gesti che ci riempiono d’orgoglio. Come del resto le tantissime donazioni di scampoli e tessuti che arrivano da paesi vicini, ma anche da altre città della Toscana, e che ci forniscono la materia prima per realizzare le nostre opere artigianali”.

Il sindaco di Calcinaia Lucia Ciampi rende omaggio al lavoro svolto dall’associazione: “In questo connubio tra dare e avere è nascosta l’essenza della Sartoria della Solidarietà di Fornacette, a tutti gli effetti un grandissimo laboratorio di umanità e di scambio intergenerazionale. Una realtà come questa, replicata in piccolo anche a Calcinaia, è una medaglia da appuntarsi al petto”.