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Bandiere della pace pensando all'Ucraina

Dal palazzo municipale di Bientina sventolano le bandiere arcobaleno per invocare la pace al confine orientale. Carmassi: "L'indifferenza è complice"

La bandiera della pace al palazzo comunale di Bientina

Da settimane, la tensione al confine tra Ucraina e Russia rischia di far precipitare l'Europa in una nuova guerra, vent'anni o poco più dopo il conflitto nei Balcani. Oggi come allora, anche nel piccolo, c'è chi prova a invocare la pace, sventolando la bandiera arcobaleno.

Succede a Bientina, dove dal palazzo comunale la bandiera con scritto "pace" campeggia in bella vista sulla facciata, tra la bandiera italiana e quella dell'Unione europea.

"Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore tra Ucraina e Russia, né siamo così ingenui da pensare che la tensione possa risolversi grazie a gesti provenienti dal basso - ha scritto il sindaco Dario Carmassi - eppure, abbiamo sentito urgente appendere quella bandiera con la parola pace. Una presa di posizione che Bientina, con la sua storia recente legata alla Festa della Pace, non poteva non prendere".

"È un modo per ricordarci che l'indifferenza è complice, forse è una speranza a sostegno del lavoro delle diplomazie. In definitiva, è il sogno di una pace perpetua magari irraggiungibile, ma a cui dobbiamo sempre puntare - ha concluso - nei prossimi giorni cercheremo di coinvolgere anche altri soggetti, istituzionali e non, per iniziative contro la guerra, simboliche, educative, culturali, concrete. E toglieremo la bandiera solo quando ai venti di guerra nel nostro continente, si sostituiranno concrete parole di pace".