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Pellinacci: "Aspettiamo un risarcimento"

Il patron della discoteca Boccaccio conferma la sua linea iniziale di non far correre pericoli ma chiede aiuti dal governo

Edilio Pellinacci

"Avevo preventivato che non potevamo garantire gli standard di sicurezza previsti dalla legge - dice Edilio Pellinacci, patron del Boccaccio e personaggio di rilievo nel mondo toscano delle discoteche, fra i primi a chiudere per evitare problemi - e quindi abbiamo preferito scegliere la strada della, appunto, sicurezza". 

"Chiaramente - prosegue - questo ci sta molto penalizzando, non solo noi come gestione ma anche e soprattutto i nostri collaboratori che da mesi sono a cassa integrazione. Quindi credo che il problema non sia risolvibile soltanto con la chiusura della discoteche perché questi ragazzi o li chiudi in casa o altrimenti escono e si riuniscono nella famosa e pericolosa movida che si sposta nelle piazze e nelle vie con meno controlli che non nella discoteca".

"Spero che questi sacrifici - conclude Pellinacci - che facciamo come aziende siano in qualche modo risarciti dallo Stato, come del resto ha fatto per altri settori e come in altre nazioni è avvenuto".