Cronaca

Vandalizzata la panchina arcobaleno

L'episodio segnalato dal sindaco Dario Carmassi, che annuncia nuove panchine e assicura: "Stiamo raccogliendo testimonianze, arriviamo da te"

La panchina arcobaleno prima e dopo l'atto vandalico

Atto vandalico in piazza Martiri della Libertà dove la panchina arcobaleno, inaugurata a fine Luglio quale simbolo contro ogni tipo di discriminazione e violenza legata all’orientamento sessuale e all’appartenenza di genere, è stata tinta di nero. L'azione durante la scorsa notte. "Un gesto molto grave - hanno commentato dal Comune - che colpisce un luogo simbolico di inclusione, ma anche un atto che va a deturpare un bene pubblico, appartenente alla comunità intera".

Dura la reazione del sindaco Dario Carmassi, che si è rivolto direttamente all'autore del vandalismo. "Hai oscurato i colori col nero. Il nero. Ovviamente lo hai fatto al buio, da codardo - ha scritto il primo cittadino -. Lo hai fatto perché sei debole, un fifone. E non hai avuto il coraggio di dire perché lo hai fatto: anche questo non mi stupisce. Ma rende ridicolo te". 

"Adesso ti do alcune notizie - ha aggiunto Carmassi -: le conseguenze ci saranno. Stiamo raccogliendo testimonianze, arriviamo da te. E i reati contro il patrimonio pubblico (non ti permetteremo di usare la scusa pietosa della libertà di opinione, sappilo) sono puniti con severità. Civile e, se ci saranno gli estremi, penale. Ma non basta. Quella panchina presto sarà ancora sgargiante di colori. E ne metteremo una seconda. E se accadrà qualcosa alle due panchine, diventeranno quattro. Otto. Sedici. Tutte. A presto, contaci".

"A questo proposito, sono confortanti le prime reazioni della cittadinanza, indignata per il gesto. Alcuni volontari si sono addirittura già offerti di ridipingere la panchina - ha fatto sapere ancora Carmassi - .I valori di inclusività e rispetto, hanno sempre contraddistinto la comunità bientinese e di questo dobbiamo essere orgogliosi”.

Elena Tangredi, consigliera con delega alle pari opportunità del Comune di Bientina, che aveva fortemente voluto l'installazione della panchina, ha invece commentato:"È un’azione spregevole, compiuta da vigliacchi senza nome. Un gesto che va oltre il mero atto vandalico, in quanto finalizzato a sottolineare il disprezzo per l’eterogeneità sessuale. L’unica reazione possibile rispetto a quanto accaduto, oltre alla piena condanna e alla denuncia alle autorità competenti, è quello di proseguire con eventi volti a sensibilizzare giovani e meno giovani rispetto alle tematiche LGBTQ+. La cultura e l’informazione sono l’unico antidoto all’ignoranza di chi vorrebbe un’umanità omologata ad uno standard di normalità, peraltro inesistente, rilegando la diversità ad oggetto di patologizzazione".