Cronaca

​Bruciare sfalci e potature non è più reato

Il ministero ha eliminato il divieto, ma restano alcuni limiti illustrati da Coldiretti Pisa: "Ora servono le specifiche ordinanze comunali"

Da adesso, sfalci e potature si possono bruciare. Il ministero dell’Agricoltura ha infatti eliminato il divieto, anche se rimane qualche limitazione.

A renderlo noto è Coldiretti Pisa che in una nota stampa spiega: “Bruciare materiale agricolo derivante da sfalci e potature non è reato. È consentita la piccola combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri cubi per ettaro nelle aree, periodi e orari individuati con apposita ordinanza del sindaco competente per territorio. Rimane il divieto – ha aggiunto – alla combustione nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, tenendo conto anche delle distanze minime dalle aree boscate previste dalla legge".

La novità è contenuta nel pacchetto di misure del ministero dell'Agricoltura, a favore del settore primario. “È stata finalmente riconosciuta la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali – ha precisato il presidente provinciale Coldiretti Fabrizio Filippi –. La combustione consente di eliminare inoltre anche funghi e insetti nocivi alle piante”.

Le aziende agricole non saranno dunque più multate. Spetterà ai Comuni elaborare le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di queste attività.