Cronaca

​Bus ancora fermi, sei denunce e tanti disagi

I lavoratori della Ctt nord si scusano con i cittadini: "Stiamo lottando per il nostro salario e per il mantenimento dei nostri diritti"

Bus ancora fermi oggi (6 dicembre), nella seconda giornata di sciopero dei lavoratori della ex Cpt. Dopo i disagi creati dal blocco di ieri a Pisa e a Pontedera in particolare, sono scattate le indagini della Digos, che ha denunciato sei persone per interruzione di pubblico servizio in conseguenza del mancato preavviso che ha causato gravi difficoltà al trasporto urbano e sub urbano

Le indagini si sono concentrate in particolare sulle modalità dello sciopero (visto che questo è un diritto) e infatti le denunce sono scattate in seguito al mancato preavviso. E altre potrebbero arrivare, visto che in questura si stanno vagliando altre condotte suscettibili di ricadere in ipotesi di reato.

Alle fermate degli autobus c'è ancora chi aspetta e si arrabbia. Anche e soprattutto con loro, "I lavoratori della Ctt nord della Provincia di Pisa si scusano con tutti i cittadine e gli utenti per i disagi che sono costretti a subire per lo sciopero in atto". Spiegando che: "Stiamo lottando per il nostro salario e per il mantenimento dei nostri diritti, che per colpa delle amministrazioni locali, ci vengono tolti. La nostra azione di lotta è dovuta al solo fatto che l'azienda Ctt nord ha unilateralmente deciso di ridurci il nostro salario di 250/300 euro mensili e di toglierci i diritti che avevamo conquistato in anni di lotte sindacali. Solo perché le amministrazione hanno deciso di 'regalare' la gestione del servizio pubblico locale ai privati e il privato oltre che colpire i lavoratori nei loro diritti, a breve colpirà anche il servizio pubblico con tagli di corse".

Chiedendo "le dimissioni di tutto il Cda della Ctt nord", poi, i lavoratoti in sciopero confidano anche nell'appoggio di quei cittadini che stanno lasciando a piedi. "Crediamo che i cittadini della Provincia di Pisa capiranno e che ci scuseranno per i disagi arrecati, ma la nostra lotta è rivolta anche tutelare e difendere il diritto alla mobilità".