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Il Comune ha deciso di non dare le case popolari

I consiglieri di minoranza: "Abbiamo parlato con Apes che ha preso le distanze da questa scelta. Intanto le abitazioni si stanno deteriorando"

Buti visto dall'alto (foto di Piero Frassi)

A proposito delle case popolari di Buti i consiglieri della lista civica Spigai per cambiare 2.0 hanno incontrato i responsabili di Apes, Azienda Pisana Edilizia Sociale per avere informazioni e aggiornamenti sulla situazione attuale degli alloggi popolari nel territorio comunale. 

"Quanto ci è stato comunicato - hanno detto - corrisponde a ciò che stiamo dicendo ormai da lungo tempo, per cui, la non assegnazione degli alloggi è stata una scelta da parte dell’amministrazione di Alessio Lari e da cui Apes ha preso le distanze

"Tale scelta - hanno ripreso - è stata a suo tempo definita politica dall'ex assessore al sociale della precedente legislatura. Nonostante la stesura del nuovo regolamento, che può aver comportato dei ritardi nell’uscita del bando, il sindaco avrebbe potuto, in qualsiasi momento provvedere all’assegnazione, stando alla vecchia lista di assegnazione". 

"Nel frattempo - hanno chiarito - le condizioni delle unità abitative disponibili sono notevolmente peggiorate e ad oggi necessitano di interventi di ristrutturazione e/o manutenzione piuttosto importanti. Siamo in attesa dell’ormai imminente nuova graduatoria, relativa a cinque alloggi"

Riguardo agli alloggi destinati alle fasce più bisognose i consiglieri di minoranza hanno spiegato: "Uno è pronto, due richiedono piccoli interventi a carico dei nuovi inquilini con scorporo dal canone di locazione, mentre i restanti due, necessitano di grandi interventi che se il Comune o Apes non finanzieranno resteranno non assegnabili". 

"Tali interventi - hanno aggiunto - sono a carico dell’ente preposto, nessuna legge o vincolo vieta però al Comune di intervenire economicamente e dare una degna sistemazione a due famiglie in più". 

"Ci auguriamo - hanno auspicato - che questo avvenga, visti gli onerosi investimenti per il rifacimento di piazza Garibaldi, sostenuti dal Comune in campagna elettorale, grazie alla disponibilità relativa al residuo del vecchio mutuo per la costruzione della caserma dei carabinieri. Con meno della metà dei soldi spesi tutte le unità abitative avrebbero potute essere sistemate". 

“Spigai per Cambiare 2.0 - hanno concluso i consiglieri - vigilerà affinché la commissione comunale provveda, trascorsi i trenta giorni previsti per legge dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, all'effettiva assegnazione, senza ulteriori e inaccettabili perdite di tempo".