Al Teatro Vittoria l'amministrazione comunale presenta il Piano comunale di Protezione Civile, lo strumento che definisce le modalità di gestione delle emergenze e le misure di sicurezza sul territorio butese. L'appuntamento è per domani, martedì 2 Dicembre alle 18,30.
"Sarà un’occasione per conoscere da vicino le procedure di intervento, le aree di emergenza e il ruolo della cittadinanza in caso di eventi critici - hanno spiegato dal Comune - il Piano è stato redatto grazie al supporto di Dream Italia, società cooperativa con sede in Toscana, leader nella realizzazione di progetti e piani complessi nel campo della gestione delle risorse naturali e nella salvaguardia del territorio".
Durante la redazione, sono state acquisite le conoscenze sui rischi potenziali del territorio: per questo, nel documento sono organizzate le risorse umane e materiali, le attività e le azioni, con cui affrontare in maniera tempestiva ed efficace l'evento, ad esempio un'alluvione, un incendio boschivo, una frana o un terremoto. Il piano ha anche avuto il parere favorevole della Regione ed è stato presentato e approvato dal Consiglio comunale.
"È importante che il Piano di Protezione Civile sia condiviso con il volontariato - ha detto il consigliere comunale delegato alla Protezione Civile, Luca Corsi - di cui fanno parte il Gruppo volontari antincendio, la Misericordia e, soprattutto, con i cittadini".
Conclude la Sindaca "Un incontro importante - ha aggiunto la sindaca Arianna Buti - i cambiamenti climatici, con l’innalzamento delle temperature, pongono una grande sfida al sistema di Protezione Civile, a causa dell’incertezza che li caratterizza e della maggiore frequenza di eventi estremi. Il Piano ha anche un apposito capitolo che riguarda l’antincendio boschivo: Buti, come sappiamo, ha una presenza importante di territorio boscato e il rischio incendi è elevato. Per questo, grazie al Programma di Sviluppo Rurale, abbiamo realizzato molti interventi di selvicoltura, di adeguamento delle piste forestali e nuovi invasi antincendio, ma resta fondamentale formare coloro che vivono o frequentano i monti".